domenica
11
gennaio
15:45

WOLF CHILDREN

di Mamoru Hosoda — Giappone, 2012, 117'

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Ame e Yuki sono due bambini, fratello e sorella, che vivono tranquilli con la mamma Hana e il papà in un quartiere poco frequentato della città. La loro è un'esistenza gioiosa e tranquilla ma che nasconde un segreto di cui nessun estraneo è a conoscenza: il papà è un uomo lupo. Quando questi muore improvvisamente, Hana decide di lasciare la città e di crescere i figli lontano da occhi indiscreti. Come il padre, anche Ame e Yuki sono dei piccoli licantropi e Hana è disposta a proteggerli da ogni pericolo circostante.

Un racconto edificante con una messa in scena incantevole. Ancora una volta Mamoru Hosoda realizza un nuovo potenziale classico, un'opera che concilia diversi spunti di riflessione con una perfezione estetica di altissimo livello. Wolf Children vive infatti di un'eccellenza tecnica ammirevole, con disegni e animazioni che riescono a trasportare pienamente nell'atmosfera poetico/malinconica della storia, riuscendo anche grazie alla bellezza delle immagini a rendere ancor più vibrante il trasporto emotivo verso i suoi personaggi. Una profondità in grado di toccare diversi temi, dalla paura del diverso al rispetto per la natura, alla solidarietà tra le persone sino alla difficoltà di crescere, in questo caso ancor più accentuata dalla particolare condizione in cui si trovano i due, prima bambini / poi ragazzini protagonisti, esseri divisi tra due istinti così diversi. Una vicenda raccontata fuori campo dalla figlia maggiore di Hana, in uno sguardo nel passato di lei e suo fratello ma anche in quello della madre, donna provata dagli eventi ma pronta a tutto pur di garantire la miglior vita possibile alla propria prole. Un'opera sincera, che scava con innata spontaneità nelle emozioni e nei sentimenti, capace di catturare spettatori di ogni età e provenienza grazie ad un tratto che proprio nella sua piacevole classicità (niente effetti computerizzati o particolari invenzioni visive) trova lo strumento ideale per questa storia diversamente semplice e genuina. L'arco temporale che copre il film ci permette di osservare anno dopo anno la crescita di Ame e Yuki e le loro turbe emotive, che li porteranno a due diverse scelte riguardo il loro futuro, regalandoci un finale commovente ma ricco di speranza.
Mamoru Hosoda riconferma nuovamente tutto il suo talento con un'opera d'animazione che eccelle sia nel comparto tecnico (disegni, animazioni e scelte paesaggistiche da incanto), sia soprattutto in quello emozionale, grazie a una storia più semplice di quel che appaia, e che vaga piacevolmente con metafore sulla difficoltà dell'adolescenza e sul rapporto con la natura. Una storia che rimane saldamente nel cuore.

consigliato dai 9 anni