Claude Sautet (1924-2000) è giunto relativamente tardi alla regia, dopo un lungo tirocinio come sceneggiatore e assistente. Pur se scrittore di valore, si è serve di due firme importanti del cinema francese, Jean-Loup Dabadie e Jacques Fieschi. Esordendo dietro alla macchina da presa, si cimenta con un noir e una stella di genere, Lino Ventura, e subito si segnala per l’esattezza dei ritmi e delle psicologie. Ma “il mestiere di vivere” (per citare Pavese) è il campo nel quale si occupa lungo l’intero percorso della ricerca artistica. Gli amori e le difficoltà di coltivarli e difenderli, i tradimenti e i dolorosi risvegli, le solitudini rotte soltanto dalle amicizie, o le sorellanze in reazione agli egoismi maschili, sono i temi che attraversano gli anni ’70: Romy Schneider è la sua musa, Michel Piccoli e Yves Montand i bravissimi partner che si alternano al fianco dell’attrice viennese naturalizzata parigina. La rassegna ignora gli anni ’80 per le difficoltà produttive del nostro autore, e si conclude con i due capolavori degli anni ’90, quando Emmanuelle Béart si misura con due attori altrettanto fantastici, Daniel Auteuil e Michel Serrault. E soprattutto con l’eleganza e la raffinatezza di una scrittura cinematografica pressoché perfetta.

Proiezioni tutti i lunedì al partire dal 30 gennaio alle 18 e alle 21.

Ingresso singolo: 5 euro | Abbonamento 8 film: 20 euro | In omaggio con l'abbonamento il catalogo della rassegna.  L'ingresso è riservato ai soci del cinema del carbone e del Circolo del Cinema di Mantova.

Tutte le proiezioni si terranno presso il cinema Oberdan (via Oberdan 11 – Mantova). Per informazioni: 0376.69860 – info@ilcinemadelcarbone.it - www.ilcinemadelcarbone.it