martedì
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21:00

The Home Game

di Smari Gunn, Logi Sigursveinsson — Islanda, 2023, 79'
proiezione in islandese, inglese con sottotitoli in italiano

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Venticinque anni fa, in un piccolo villaggio di pescatori in Islanda, un uomo costruì da solo un campo da calcio ai piedi di un vulcano, sognando di fondare una squadra per giocare in casa una partita della coppa nazionale. Il sorteggio decise invece che avrebbero giocato in trasferta, persero 10-0, e nessuno mise mai più piede sul quel campo. Venticinque anni dopo, Kari Vidarsson resuscita il sogno del padre: giocare almeno una partita di coppa in casa, e perdere con meno di dieci gol di scarto. Kari adotta la filosofia paterna e arruola chiunque voglia di giocare, compresi un pescatore e suo figlio, un riluttante parroco protestante, e una madre di tre figli. Ma proprio l’inclusione di una donna mette a rischio la storica partita, perché le squadre miste non sono accettate dalla federazione islandese.

Siamo cresciuti entrambi in piccoli villaggi di campagna, come quello dov’è ambientata questa storia, e ci piacciono le storie vere che sfidano l'immaginazione. Uno di noi due è ossessionato dal calcio, l'altro non ne sa nulla. Quando Kári Viðarsson ci ha raccontato che suo padre aveva costruito un campo da calcio a Hellissandur, mai utilizzato per 25 anni a causa di una devastante sconfitta per 10-0 contro la squadra del golf club di Grindavík, abbiamo trovato la vicenda estremamente divertente e sapevamo che meritava di essere raccontata. Vidar credeva fermamente che ragazzi e ragazze dovessero poter giocare a calcio insieme, inizialmente perché nel villaggio non c'erano abbastanza ragazze per arrivare a 11 giocatrici, ma poi ne ha fatto una questione di principio. Quando suo figlio Kari decide di iscrivere una sua vecchia compagna di squadra alla rappresentativa maschile, la storia subisce una svolta: l'intenzione era solo di farla giocare, senza scandali o polemiche, per la semplice idea che chi vuole giocare può farlo, nonostante sia contro le regole di un gioco che non ammette squadre miste. Volevamo catturare l'umorismo e la sincerità che caratterizzano gli impagabili personaggi locali, e sebbene il film sia incentrato sul calcio, il cuore del film è il rapporto tra un padre e un figlio, esplorato attraverso i loro tentativi di celebrare lo spirito sportivo e il senso di comunità di una piccola città islandese. The Home Game è l’eroica storia di due perdenti.

Smari Gunn, Logi Sigursveinsson