La nostra storia

La storia del cinema del carbone inizia nell’ottobre 2002. In quei mesi a Mantova stanno chiudendo, una dopo l’altra, la maggior parte delle sale cinematografiche del centro storico, lasciando un grosso vuoto nella vita culturale e nell’animazione della città, soprattutto la sera.

Il cinema del carbone nasce come risposta “dal basso” della comunità mantovana, che cerca di riprendersi i suoi spazi di vita sociale. L’associazione viene fondata da un gruppo di amici, ma ben presto riesce a riunire intorno a sé circa 800 soci. Il cinema trova spazio all’interno del Teatreno, grazie all’ospitalità del Dopolavoro Ferroviario e della compagnia Teatro all’Improvviso, da anni attiva nello spazio di piazza don Leoni.

L’attività parte nell’aprile 2003 per far sì che il cinema possa tornare ad essere un luogo di aggregazione e di stimolo oltre che di “consumo” di film. In questo senso il cinema del carbone si nuove in due direzioni: la scoperta - o riscoperta - di classici del cinema insieme alla proposta di percorsi a tema che permettono di recuperare documenti visivi diversi dal lungometraggio, spettacoli aperti tra cinema e teatro, cinema e altre arti; il coinvolgimento delle associazioni del territorio mantovano per fare dello spazio un luogo aperto e di condivisione al servizio dell’intera comunità cittadina. Nell'estate 2011 si conclude l'esperienza al Teatreno aprendo una fase nuova, che porta il cinema del carbone a riaprire il cinema Oberdan, una sala storica nel cuore di Mantova, anch'essa abbandonata negli anni dell'affermazione dei multisala.

Il cinema del carbone ha mantenuto negli anni una struttura organizzativa basata principalmente sul volontariato, sia per quanto riguarda la progettazione degli eventi, sia per la gestione quotidiana della sala e per la realizzazione delle singole iniziative.

Organi associativi e contributi pubblici


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L’attività

Nello spazio del Teatreno, dalla primavera 2003 all’estate 2011 il cinema del carbone ha organizzato decine di rassegne, anteprime, eventi speciali, oltre alla proposta di circa numerose prime visioni d’essai nel fine settimana. Un'attività che è ripresa, con ancora maggior slancio, nel nuovo spazio di via Oberdan. Una proposta articolata, con la quale si cerca di esplorare i più diversi territori cinematografici (e non solo), andando incontro alle disparate curiosità del pubblico.

Per la realizzazione di eventi e rassegne il Cinema del Carbone lavora quotidianamente con decine e decine di associazioni e di realtà del territorio impegnate in ambito culturale, sociale e ricreativo. Da diversi anni inoltre è in atto con le scuole della città e della provincia di Mantova un rapporto di collaborazione per realizzare progetti che associano temi e argomenti dei programmi didattici alla proiezione di film e documentari.

Per costruire il proprio programma, il cinema del carbone ha consolidato una fitta rete di relazioni con istituzioni cinematografiche operanti nell’ambito della diffusione culturale in Italia e all’estero, tra cineteche, centri di produzione, festival internazionali, associazioni e fondazioni culturali. Nel 2015 ha dato vita a una mini-rete con il Cinema Beltrade di Milano aderendo al programma europeo Europacinemas.

Centinaia gli ospiti che sono intervenuti nelle varie serate tra registi (Liliana Cavani, Davide Ferrario, Michelangelo Frammartino, Daniele Gaglianone, Luigi Lo Cascio, Alina Marazzi, Salvatore Mereu, Susanna Nicchiarelli, Lucio Pellegrini, Franco Piavoli, Corso Salani, Luca Vendruscolo tra gli altri), attori, critici cinematografici, ma anche esperti di vari settori che hanno animato le varie serate “a tema”.

Il cinema del carbone ha organizzato inoltre rassegne e manifestazioni di cinema estivo nelle periferie della città e in alcuni comuni della provincia, tra le quali la più significativa è stata senza dubbio Cinemària a Castellaro Lagusello (2004), durante la quale l’intero borgo medievale è stato trasformato in una sorta di lanterna magica in cui si sono susseguiti eventi e meraviglie del cinema per tre sere d’estate.