Emergenze ambientali in mare: inquinamenti marini “a scoppio ritardato”
Seminario di Ezio Amato
In tema di emergenze ambientali in mare, i versamenti accidentali di idrocarburi o di prodotti chimici sono senz’altro la maggior fonte di preoccupazione. Quando una “marea nera” colpisce le acque marine e le coste, le conseguenze possono essere molto gravi e occorre essere preparati per tentare di minimizzarle. Ma in mare ci sono anche fonti di inquinamento più “silenziose”, che fanno meno scalpore: dopo decenni di immersione, infatti, i relitti di antichi naufragi possono rilasciare inquinanti sino a quel momento contenuti in serbatoi e stive causando ingenti danni agli ecosistemi marini e costosi interventi di pulizia e risanamento sulla costa. I relitti, come altri manufatti quali container e residuati bellici, che accidentalmente o volontariamente ingombrano i fondali, possono costituire così “Sorgenti Inquinanti Affondate” (S.I.A.) in grado di causare danno alle risorse viventi, rischio per la salute umana, ostacolo alle attività marittime e deterioramento della qualità dell’acqua marina.
Evento di MantovaScienza 2017.