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17
febbraio
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14
marzo

La città scomparsa. La trasformazione del quartiere ebraico di Mantova

A cura di Paola Somenzi

Alla fine del ‘700, dopo l’apertura del Ghetto, con la demolizione dei portoni e l’integrazione della popolazione ebraica con quella cristiana molte famiglie ebree erano rimaste a vivere entro i confini del loro vecchio quartiere che si era, quindi, popolato sempre di più creando, nel corso dei decenni, situazioni sociali e igienico-sanitarie molto complesse. Per questo dall’inizio del ‘900, il Comune di Mantova progetta un grande lavoro di sistemazione della zona del centro storico che per quasi due secoli era stata delimitata e chiusa. Il Comune oltre al “risanamento del ghetto”, provvede anche alla ricerca di soluzioni abitative alternative da proporre alle famiglie che non potevano permettersi l’acquisto di una casa in un quartiere nuovo. Attraverso fotografie e documenti, cercheremo di ripercorrere la storia del ghetto seguendo anche, dove possibile, gli spostamenti delle famiglie ebree verso quartieri periferici della città.

Prenotazione obbligatoria. Capienza massima 30 posti.