MARIO MARTONE tra cinema e teatro

con Mario Martone (in dialogo con Igor Esposito)

Considerato uno dei principali registi a livello internazionale, sia di teatro che cinematografico, Mario Martone dopo alcune prove sperimentali  fonda nel 1979 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo una sorta di teatro-immagine basato su installazioni e studi d'ambiente. La sperimentazione sulla comunicazione elettronica, il video e i nuovi media, da cui nascono spettacoli come Tango Glaciale e Ritorno ad Alphaville, si uniscono successivamente a un interesse per la recitazione e la valorizzazione del testo. Nel 1986 fonda con Antonio Neiwiller e Toni Servillo, la Nuova Compagnia Teatri Uniti, orientata alla riscoperta della prosa di autori classici e contemporanei.

Nel 1992  realizza il suo primo lungometraggio, Morte di un matematico napoletano con protagonistiCarlo Cecchi e Toni Servillo. Ha poi diretto Rasoi , L'amore molesto  con Anna Bonaiuto, l'episodio La salita del film collettivo I vesuviani e Teatro di guerra, melodrammi in cui ha catturato l'anima di Napoli rubandone suoni, urla improvvise, silenzi, colori, squarci urbanistici. Tra i suoi film si ricordano: L'odore del sangue tratto da un romanzo di Goffredo Parise;il documentario Caravaggio, l'ultimo atto; Noi credevamo (David di Donatello come miglior film nel 2011); Il giovane favoloso (Nastro d'argento 2015) con Elio Germano nei panni di Giacomo Leopardi. Direttore del Teatro Stabile di Roma e successivamente di quello di Torino, Martone si  dedica inoltre alla messa in scena di numerose opere liriche, tra le quali il Don Giovanni, Le nozze di Figaro e sua è la recente regia de Andrea Chénier al Teatro alla Scala di Milano del 7 dicembre 2017.

Ultimi suoi allestimenti teatrali sono Carmen, con Iaia Forte, Morte di Danton e Il sindaco del rione Sanità di Eduardo De Filippo. Nel 2018 è prevista l’uscita del suo ultimo film Capri-Batterie.

Igor Esposito: poeta e drammaturgo, tra i suoi lavori teatrali si ricordano: De Ira con Licia Maglietta, Toni Servillo; Ritratto di coniugi con Festa con Nicoletta Braschi, Gladio gladio, interpretato da Giovanni Ludeno, andato anche in onda su Radio Rai Tre. Sua la riscrittura dell'Orestea, dalla quale è nato lo spettacolo Radio Argo di Peppino Mazzotta e la rivisitazione dell’Aida, prodotto dal teatro Biondo Stabile di Palermo per la regia di Roberta Torre. Con il suo primo romanzo inedito Alla Cassa è stato finalista alla XXX edizione del Premio Italo Calvino. In questi mesi è in tournée il suo ultimo lavoro teatrale Sisters, come stelle nel buio interpretato da Isabella Ferrari e Iaia Forte per la regia di Valerio Binasco