domenica
08
marzo

Miracolo a Milano

Di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini, per la regia di Claudio Longhi.

Con Lino Guanciale, Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Mario Pirrello, Sara Putignano, Giulia Trivero.

8 febbraio 1951, in un’Italia stordita dall’intenso profumo dei fiori cantati da Nilla Pizzi a Sanremo e dalla riforma Vanoni, che rende obbligatoria per la prima volta la dichiarazione dei redditi, approda sui grandi schermi Miracolo a Milano, quinta “fatica” cinematografica della premiata ditta De Sica-Zavattini. «È il film meno personale di Vittorio De Sica», affonda la critica. È un’opera – sentenzia la politica progressista – smaccatamente consolatoria o, per il versante conservatore, impudentemente eversiva. Ma a dispetto di ogni incauta valutazione, le avventure di Totò e Lolotta ed Edvige e Brambi e Mobbi, con il loro improbabile corteggio di angeli e spiantati, entra poco a poco nel cuore degli spettatori per non uscirne più. 
A settantacinque anni dalla sua prima comparsa sul grande schermo, Claudio Longhi e Lino Guanciale, con la complicità drammaturgica di Paolo Di Paolo, invitano il pubblico a far ritorno a questa indimenticabile “favola bella”, – «che ieri ci illuse, che oggi ci illude» – a ritrovare, nello specchio ossidato dagli anni di questa epopea fantastica in odor di realismo magico, i tratti più veri del nostro volto, le ragioni profonde del nostro sentire. Ma che cos’è un miracolo? 
Un omaggio alla Milano del passato e del presente: al suo mito, al suo serbatoio d’immaginario – sfruttato, inespresso, deflagrato? – e alla complessità dell’umano che ogni città porta iscritta nei suoi abitanti. Un umano di carne e sangue, di cervello ed emozioni, di favola e storia, pronto a spiccare il volo, a cavallo di una scopa, dalla cronaca all’eternità.

Prima nazionale.I posti prenotati saranno disponibili solo in balconata.