Jean Cocteau (1889-1963)

atti unici del Novecento

ini    

Cocteau debuttò a Parigi con la sua trasognata riscrittura del mito di Orfeo nel 1926, in un decennio segnato dalla prematura scomparsa del compagno Raymond Radiguet e da una sofferta ricerca spirituale. La leggenda del cantore che attraversa l'Oltretomba per riportare in vita la moglie Euridice assillò il poeta e drammaturgo francese quanto e più della dipendenza dall'oppio, ispirando una pièce – e poi un film – annoverata a ragione tra le pietre miliari del teatro surrealista.

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