venerdì
06
aprile
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venerdì
13
aprile
21:15

CHARLEY THOMPSON (versione originale)

di Andrew Haigh — Regno Unito, 2017, 121'
con Charlie Plummer, Steve Buscemi, Chloë Sevigny, Travis Fimmel, Steve Zahn
proiezione in inglese con sottotitoli in italiano

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Il giovane Charley Thompson sogna di avere una vita più stabile: una casa, qualcuno che gli prepari da mangiare, non dover cambiare scuola in continuazione e avere la possibilità di farsi degli amici. Insomma, una vita normale. Ma vivendo con un padre single, Ray, operaio specializzato non solo nel suo lavoro ma anche nel cacciarsi nei guai, la normalità sembra una vera e propria chimera.

Sentendosi più solo che mai, un giorno Charley decide che è arrivato il momento di prendere in mano la sua vita e cercarsi da sé un futuro migliore. Così, con il suo unico amico, un vecchio cavallo da corsa di nome Lean on Pete, si mette in viaggio ...

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Il film viene proposto anche in versione italiana, gli orari sono consultabili nella relativa scheda:
https://ilcinemadelcarbone.it/film/charley-thompson

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"Incantevole" La Repubblica

"Un film capace di toccare il cuore" The Guardian

"Un gioiello" Indiewire 

La semioscurità delle prime ore del mattino, un appartamento piccolo e spoglio, un ragazzo che si aggira silenziosamente nella penombra. Fin dai primissimi istanti di CHARLEY THOMPSON la macchina da presa si affianca al suo protagonista, lo segue passo dopo passo, ne coglie i movimenti dinoccolati e ne cattura gli sguardi, di volta in volta timidi, speranzosi o smarriti. Ed è una macchina da presa che si pone quasi sempre all'altezza del giovane, aderendo quanto più possibile al suo punto di vista..

Si tratta di un approccio, o piuttosto di una vera e propria idea di cinema, che Andrew Haigh aveva già sperimentato nei suoi precedenti Weekend e 45 anni. [...]

Il legame fra il giovane protagonista Charley e il cavallo Pete è  il cuore pulsante di un film in cui una catena di vicissitudini dal sapore dickensiano sono inserite nel contesto di un'amara rivisitazione del mito della Frontiera, con le strade semideserte e i maestosi paesaggi del Nord Ovest degli Stati Uniti a fare da sfondo al percorso di Charley , alla ricerca di un luogo in cui poter tornare a sentirsi finalmente a casa. La parabola on the road di Charley assume le dolenti sfumature di un autentico poema del disincanto, messo in scena però con la lucidità, l'asciuttezza e il pudore di un narratore formidabile, in grado di esercitare un perfetto controllo su ogni elemento dell'opera.

Dopo due pellicole interamente dedicate all'esplorazione  della complessità dei sentimenti, Charley Thompson segna un parziale cambiamento di rotta per Andrew Haigh, il quale mantiene però intatti quei punti di forza che lo hanno consacrato in pochi anni fra gli autori di maggior talento del cinema contemporaneo: un intimismo che non si abbandona mai a didascalismi né a scorciatoie patetiche, rivelando al contrario una spiazzante sincerità, e la sua capacità di valorizzare al massimo i propri attori. E in questo caso, accanto a garanzie quali Steve Buscemi e Chloë Sevigny, è Charlie Plummer che apporta un contributo essenziale alla straordinaria forza emotiva del film: il suo Charley è un giovane Holden dei nostri giorni, senza la frustrazione latente e gli impulsi di ribellione del personaggio di J.D. Salinger, ma pronto a lanciarsi in una fuga impossibile, contro tutto e contro tutti, per preservare la sola "ancora di salvezza" che gli sia rimasta.

Perché quel cavallo, il Lean on Pete del titolo originale, assume appunto questo significato: la creatura "umiliata e offesa" che Charley deve proteggere dalla crudeltà del mondo; il compagno di viaggio a cui confidare le sofferenze della propria giovane vita; l'oggetto di affetto, l'unico rimasto, in un'adolescenza spezzata troppo presto, mentre il mondo degli adulti appare via via più distante, gelido e ostile. Charlie Plummer assorbe tutti questi aspetti del suo personaggio e li restituisce in un'interpretazione misuratissima e toccante.