Dune - Parte due VO
di Denis Villeneuve — USA, Canada, 2024, 166'
con Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Austin Butler
proiezione in inglese con sottotitoli in italiano
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Paul Atreides e sua madre Jessica si trovano tra i Fremen insieme al leader di un loro clan, Stilgar, e alla guerriera Chani. Dovranno però imparare a farsi accettare dall'intero popolo Fremen e soprattutto Paul, che Stilgar crede essere l'atteso Messia di Dune promesso dalle Bene Gesserit, dovrà concretizzare la propria profezia, per guadagnare uno sterminato e micidiale esercito e con esso avere la possibilità di vendicare suo padre, il Duca Leto. Ma la profezia che vede Paul non è solo un sogno di vittoria bensì un massacro di inaudite proporzioni, una guerra santa che incendierà l'intera galassia. Il barone Harkonnen intanto continua a tramare per prendere il controllo dell'impero e, di fronte ai fallimenti di Rabban contro i Fremen, decide di affidarsi a un altro più letale rampollo: Feyd-Rautha, che le Bene Gesserit ritengono possa dare alla luce la loro attesa bambina suprema.
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Il film viene proposto anche in versione doppiata in italiano, gli orari sono consultabili nella relativa scheda:
https://ilcinemadelcarbone.it/film/dune-parte-due
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È davvero difficile rimanere indifferenti di fronte all’inizio di questo secondo film che completa la trasposizione del primo romanzo della saga di Dune. In una scena di attacco e difesa in cui i Fremen, popolazione indigena del pianeta sabbioso Arrakis a cui si sono uniti gli ultimi rimasti del nobile casato Atreides, attaccano e sabotano la raccolta della preziosa spezia, c’è un’unione di spettacolarità da cinema di grande incasso americano ed elevazione artistica da grandissimo regista di colori, design e soprattutto tempi e stasi di Villeneuve. È davvero difficile non essere subito trasportati da questo ritmo non per forza concitato ma sempre teso, fatto di soldati che levitano, di arancioni, visioni, sabbie e contaminazione di mistico e secolare, ma soprattutto dall’unione di audio e visivo che generano un senso dell’atmosfera lontana ed esotica della fantascienza, con un senso del pericolo avventuroso eccitante. [...]
C’è la grandissima epica dei movimenti dei popoli e soprattutto ci sono gli ideali che muovono la storia. Quelli sono i protagonisti di Dune, la lotta tra il fondamentalismo e la ragion di stato, l’opportunismo politico e la necessità di un male per fare il bene a confronto con l’opposizione a qualsiasi forma di potere dall’alto. Villeneuve (come Herbert) sa abbracciare tutte queste ideologie, non sceglie nessuna ma le mostra tutte perché dal loro contrasto nasca l’epica. Il risultato è un film complicato da spiegare a parole ma che ha la dote del cinema migliore: è facile da comprendere vedendolo.
Gabriele Niola, Wired