Gio Ponti
di Nene Grignaffini, Francesco Conversano — Italia, 2019, 56'
L'epopea di Gio Ponti, un uomo eclettico e coltissimo, la cui opera è legata a doppio filo alla storia di Milano, città dove è nato e ha vissuto. Dai servizi da caffè per Richard Ginorial grattacielo Pirelli, lo stile di Ponti abbraccia il mondo della forma in tutte le sue declinazioni, coniugando la ricerca estetica alla funzionalità.
Nel celebre editoriale del 1928 di Gio Ponti su “Domus” (la rivista da lui fondata) dal titolo “La casa all’italiana”, l’architetto scrive quello che può essere considerato il manifesto del suo pensiero. Per Gio Ponti “arte, architettura, design si devono fondere per creare un ambiente che sia in grado di offrire non tanto il comfort inteso nella sua meccanica applicazione di standard dimensionali, che garantiscano il minimo spazio vitale, quanto invece il conforto necessario a nutrire anche l’anima dell’uomo moderno, così come insegna la tradizione classica italiana”.
Gio Ponti non fu soltanto creatore di case e di oggetti, ma fu un “hommes de lettres”. E diventò perciò un pilastro fondamentale nel dibattito architettonico e un ponte tra la tradizione e la modernità, tra il design e l’architettura, tre la produzione industriale e l’artigianalità. Il documentario ripercorre la sua attività, i suoi progetti e le sue realizzazioni, con le parole dello storico dell’architettura Fulvio Irace, dello scrittore e designer Stefano Casciani, di Salvatore Licitra, nipote e responsabile di Gio Ponti Archives, e di alcuni importanti architetti italiani.
Ingresso gratuito.