Habitat [Piavoli]
di Claudio Casazza e Luca Ferri — Italia, 2013, 60'
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La casa, gli oggetti, le stampe e la natura di Franco Piavoli. A loro abbiamo chiesto di parlare. Asciutta ricostruzione del mondo in cui vive uno dei più grandi e appartati registi italiani. Il peso della parola e del riprendere quel che si dice, del cinema come inganno, rivelazione e marchingegno. Ci parla ed è credibile perché sappiamo che ci dice di qualcosa che conosce. Il tempo che abbiamo condiviso con lui è il risultato di questo lavoro.
Un film asciutto, per nulla didascalico. A parlare per Franco Piavoli ci aiutano le sue stampe, i suoi libri e tutti gli ambienti della sua residenza, che sembrano una perfetta estensione del suo agire e del suo raccontarsi.
Claudio Casazza e Franco Ferri, Note di regia
Abbiamo preferito guardarci attorno e registrare i segni e le cose. Il tempo che abbiamo passato insieme ci ha poi permesso di non chiedergli nulla registrando così alcuni “frammenti” del suo pensiero in una modalità rilassata e per nulla invasiva.
Il risultato sono immagini ferme, fisse, di pura contemplazione in cui il regista si è serenamente specchiato in quel gioco cinematografico che chiameremo per comodità marchingegno. Nel meccanismo abbiamo espressamente voluto che la telecamera, oggetto ingombrante, registrasse il tutto senza la negazione della sua presenza. Ne risulta per cortocircuito, una maggiore spontaneità e/o forzatura liberatoria, dove un grande regista conscio degli inganni del gioco di ripresa ha potuto raccontarsi senza la pretesa e l’oppressione di una accurata ricostruzione di vita e opere. Il lavoro ha precise necessità estetiche a cui abbiamo assoggettato l’intera azione di ripresa.
Presentano il film Franco Piavoli e i registi Claudio Casazza e Luca Ferri