La fonte meravigliosa
di King Vidor — USA, 1949, 114'
con Gary Cooper, Raymond Massey, Robert Douglas, Patricia Neal
Howard è un giovane architetto di talento e di inflessibile coerenza, che rifiuta di venire a patti con qualsiasi compromesso preferendo fare lavori umili, ma deciso a rinunciare a fama e carriera e a lottare contro i pregiudizi e le convenzioni, pur di affermare il proprio genio creativo. Nella sua battaglia per il diritto alla vera architettura che persegue idee avveniristiche, Howard si imbatte in ogni forma di corruzione. Uno straordinario film in bianco e nero, una preziosa testimonianza sull’evoluzione dell’architettura e delle forme dell’abitare, intrecciata con una vicenda appassionante e romantica. La fonte meravigliosa è la storia di un architetto con idee innovatrici e con un’etica incorruttibile in una società senza valori etici ed estetici.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Ayn Rand, che tenne con Wright una corrispondenza per oltre 20 anni e che a lui si ispirò dichiaratamente per il personaggio di Roark. La scrittrice vedeva infatti nell'architettura di Wright, al quale commissionò anche un progetto per la propria casa, l'equivalente strutturale della propria filosofia di esaltazione per il capitalismo, la misantropia eroica e lo sfrenato individualismo. Scrive a Wright in una lettera: "ogni volta che entro in un suo edificio sento di essere in un luogo in cui è impossibile rilassarsi, rilassarsi come la maggior parte delle persone fanno nella vita divenendo piccole, indolenti, mediocri e comodamente insignificanti".