Le mille e una notte. Volume 1 - Inquieto
di Miguel Gomes — Portogallo/Svizzera/Germania/Francia, 2015, 125'
con Rogério Samora, Carloto Cotta, Teresa Madruga, Adriano Luz, Dinarte Branco, Luísa Cruz, Maria Rueff, Miguel Gomes, Crista Alfaiate
proiezione in portoghese con sottotitoli in italiano
Sherazade racconta al sovrano le storie di un paese che sogna balene e sirene, dove la disoccupazione cresce, le foreste bruciano ogni notte anche quando piove, i cittadini desiderano gettarsi nell'oceano in pieno inverno. Gli animali talvolta parlano, ma nessuno li ascolta. In questo Paese le cose non sono mai come sembrano: gli uomini di potere vanno in giro a dorso di cammello e nascondono un'erezione enorme e vergognosa. Aspettano di incassare gli introiti delle tasse per pagare uno stregone che li aiuti.
Uno sciopero al porto. Sheherazade e il suo sacrificio. Un gallo che parla e la troika che scopre un unguento miracoloso. Sono solo alcune delle storie che compongono le nuove Notti Arabo-Portoghesi di Miguel Gomes.
Primo volume di una ambiziosa e forse impensabile trilogia ispirata da "Le mille e una notte", O inquieto prepara sul piano teorico e stilistico a quel che Miguel Gomes ha in serbo per i suoi spettatori. In un continuo gioco di scatole cinesi, un possibile documentario sugli scioperi dei lavoratori portuali di fronte ai tagli insostenibili del governo diviene il suo opposto, una storia di fantasia; una riflessione sullo storytelling, affrontata innanzitutto, prima di ogni astrazione teorica, raccontando delle storie, parabole di una società indecifrabile.
Descrivere a parole l'atmosfera di libertà che si respira in O inquieto è arduo come lo è per Gomes cercare di porsi un obiettivo preciso senza divagare. Ma è proprio qui, nell'apertura continua di una nuova porta, nell'introduzione di nuovi personaggi, gioie e dolori che sta il punto. Prima vengono le storie, poi si possono studiare i loro intrecci: il legame tra i lavoratori e i nidi di vespe da disinfestare, tra una balena - animale allegorico e letterario per eccellenza - che esplode come il signor Creosoto dei Monty Python e un gallo bunuelliano che si difende di fronte a un giudice.
Forse solo il racconto degli uomini di potere e delle loro erezioni calca eccessivamente la mano, ma probabilmente è giusto che in tempi di barbarie etica siano i fescennini e la loro immediatezza a rimettere a posto valori e priorità. Un'avventura di gioia, speranza, malinconica come Perfidia di Alberto Dominguez che la accompagna. Da vivere e rivivere, per poi ricominciare ancora, come quella mendace matrice letteraria che l'ha ispirata.
Emanuele Sacchi, mymovies.it