giovedì
17
aprile
21:15

MACBETH

di Roman Polanski — Gran Bretagna , 1971, 140'
con John Stride, Francesca Annis, Jon Finch, Martin Shaw
proiezione in inglese con sottotitoli in italiano

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Incitato dal responso di una profezia di tre streghe che lo vede incoronato re e dall'ambiziosa moglie, Macbeth uccide brutalmente il re Duncan di Scozia. Per assicurarsi il trono fa assassinare poi il suo fedele compagno e amico Banquo. La scia di violenza prosegue e Lady Macbeth presa forse dal rimorso si ammala gravemente per poi morire. Anche Macbeth, ormai schiavo delle predizioni delle streghe, viene infine ucciso dai rivoltosi che riportano sul trono il legittimo erede Malcolm. Con l'aiuto di Kenneth Tynan, Polanski ha avuto due belle intuizioni nella trasposizione di Shakespeare: fare di Macbeth e sua moglie una coppia di giovani mediocri, quasi piccoloborghesi e capire che i re di Scozia erano dei bútteri e vivevano in rustici casolari. Anche se cupo e a tratti macabro, ripercorre fedelmente il testo di Shakespeare.

Ricavato sostanzialmente dalla tragedia scespiriana, il film ne ripropone i valori letterari e i sensi metafisici propri dei misteri attinenti alle più profonde radici degli atteggiamenti umani. Infatti, l'oggetto diretto della rievocazione è l'imbestialirsi di anime che si abbandonano all'ambizione con fiducia nelle promesse demoniache; ma - tema più universale - ne consegue la saggia affermazione che senza pentimento è impossibile riacquistare dimensione umana, e che lo sterile rimorso si muta in pazzia. Gusti tipicamente nordici e traumi personali (dovuti, quest'ultimi, alla strage di Bel-Air, in cui la moglie del regista fu assassinata), portano Polanski ad accentuare particolari tragici e terrificanti.

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