Nelle fitte foreste dell'Himalaya orientale, nel buio della notte, alcune centinaia di falene sono attratte da un'unica fonte di luce, schermi luminosi installati da una ricercatrice e un giovane della comunità indigena Bugun. Solo così, infatti, l’esistenza di questi animali notturni può essere resa visibile e sebbene rappresentino una piccolissima parte dell'immensa biodiversità della loro specie, sono anch’essi rivelatori della storia del nostro pianeta. Grazie ai due appassionati studiosi, entriamo in un'esperienza immersiva di suoni, immagini e suggestioni pittoriche, attraverso cui siamo invitati a guardare con maggiore attenzione e cura le interconnessioni celate nella natura stessa e a riflettere, ancora una volta, sui limiti e pericoli di una visione antropocentrica del mondo.