Non dirmi che hai paura
di Yasemin Samdereli — Italia, Germania, Belgio, 2024, 102'
con llham Mohamed Osman, Riyan Roble, Fathia Mohamed Absie, Amina Omar, Armaan Haggio
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Samia è una bambina somala con il sogno di diventare la donna più veloce del suo paese. Ci riuscirà, grazie al sostegno di suo padre e del suo amico allenatore Ali, arrivando fino alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nulla però sarà semplice, Samia dovrà lottare contro un Paese tormentato da fanatismo religioso e dalla guerriglia, e scoprirà che attraversare l'Europa purtroppo è un'impresa - per molti - impossibile.
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Il film viene proposto anche in versione originale sottotitolata in italiano, gli orari sono consultabili nella relativa scheda:
https://ilcinemadelcarbone.it/film/non-dirmi-che-hai-paura-vo
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Un film di grande impatto emotivo, che vede scontrare il sogno di una bambina con la ferocia della realtà. È Non dirmi che hai paura, incentrato sulla storia vera di Samia Yusuf Omar, che nel 2008 a soli 17 anni rappresenta la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino, correndo senza velo.
Tratto dal romanzo di Giuseppe Catozzella, Premio Strega Giovani 2014, e adattato sul grande schermo da Yasemin Samdereli in collaborazione con Deka Mohamed Osman racconta l'impresa di una giovane atleta osteggiata da chi è al potere nel suo paese, come Tatami. Ma prima ancora una bambina che cresce con il desiderio di coronare il suo sogno di voler diventare la donna più veloce del suo Paese. Una Somalia devastata dai divieti e dalle rappresaglie degli estremisti, in cui le donne vengono mal viste, anche quando hanno talento e, come Samia, riportano a casa medaglie olimpiche. A sostenerla ci pensa la sua famiglia, in particolare suo padre, che le dà l'insegnamento del titolo, non avere paura di inseguire il proprio sogno a ogni costo. [...]Un film che senza la minima traccia di retorica si rivela commovente, possiede tutta la forza dirompente di una storia vera di coraggio e disobbedienza e ha il merito di ricordare la figura di una velocista dimenticata, la piccola Samia che non sapeva che sarebbe diventata un simbolo. E a suo modo un'eroina.
Claudia Catalli, Mymovies