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The square

di Ruben Östlund — Svezia, Danimarca, USA, Francia, 2017, 140'
con Claes Bang, Elisabeth Moss, Dominic West, Terry Notary, Christopher Læssø

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Christian è curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma, nonché padre amorevole di due bambine. Nel museo c’è grande fermento per il debutto di un’installazione chiamata “The Square”, che invita all’altruismo e alla condivisione, ma quando gli viene rubato il cellulare per strada, Christian reagisce in modo scomposto, innescando una serie di eventi che precipitano la sua vita rispettabile nel caos più completo.

"Geniale e da morire dalle risate" New York Times

Palma d’oro a sorpresa – benché meritata – del 70° Festival di Cannes, The Square conferma l’originalità del percorso cinematografico di Ruben Östlund. Contrariamente a quel che è stato detto nel momento della sua presentazione a Cannes, The Square non si contenta di proporre una facile satira del’mondo dell’arte moderna e contemporanea, non butta in derisione né lo snobismo degli artisti e dei galleristi né le opere concettuali stesse che hanno un ruolo più o meno centrale nel corso della vicenda. Il problema non è questo. L’universo dell’arte contemporanea è considerato come una lente per osservare i difetti della nostra società occidentale. Östlund intende parlare della responsabilità comune, e ci invita a interrogarci in rapporto agli altri, alla morale e alle questioni umanitarie. 

La regia in The Square è profondamente sorprendente; Östlund violenta la sceneggiatura tradizionale mescolando tre intrighi distinti collegati dal personaggio del conservatore del museo: l’indagine sul furto del suo cellulare, un’avventura sessuale con una giornalista americana, il lancio di una campagna mediatica per una nuova esposizione intitolata The Square. nei tre casi, le iniziative, decisioni o negligenze di Christian innescano delle reazioni a catena dalle conseguenze disastrose.

Queste tre storie non vengono trattate allo stesso modo. il regista gioca con i principi dello squilibrio e della ripetizione, come per meglio sottolineare le diverse trappole che scattano su Christian, e mettono in pericolo il suo posto in società. Il film procede per strati successivi, ma anche per blocchi autonomi che rappresentano dei veri e propri film nel film, come la sequenza già da antologia dell’uomo scimmia. Una performance nell’ambito di un pranzo molto chic organizzato dal museo, semina lo scompiglio tra gli invitati prima di degenerare in pugilato. Una scena kubrickiana che fa scontrare gli istinti primitivi e la vernice della civiltà. La dimostrazione di Östlund non è mai professorale, e bisogna riconoscere al regista svedese un formidabile senso dell’humour, sia visuale sia verbale. 

The Square è una commedia acida interpretata da attori eccellenti, che riescono a incarnare e a rendere vivo un progetto sperimentale che avrebbe potuto restare solo un tentativo teorico. Claes Bang nel ruolo di Christian, una specie di Cary Grant scandinavo afflitto da una crisi esistenziale, è la grande rivelazione del film, mentre Elisabeth Moss brilla come vedette americana in brevi ma memorabili apparizioni.

Nocturno.it