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25
ottobre
16:00 20:30

#Unfit - La psicologia di Donald Trump

di Dan Partland — USA, 2020, 83'
proiezione in inglese con sottotitoli in italiano

guarda il trailer

Un'illuminante e dirompente analisi del comportamento, della psiche, della condizione e stabilità di Donald J. Trump. Dopo anni di osservazioni empiriche, per la prima volta, esperti professionisti sulla salute mentale condividono le proprie osservazioni davanti alla telecamera, spinti dall'etica e dal dovere di informare ed avvertire il pubblico di possibili pericoli imminenti.
A partire da uno sguardo sociologico dell’elettorato che l’ha scelto, il film esamina le ripercussioni a livello collettivo che ha avuto sulla cultura e le istituzioni americane. Il film scruta le ansie sempre crescenti alla base della politica e le caratteristiche della natura umana che contribuiscono all’attuale aumento di popolarità degli autoritarismi nel mondo.

#Unfit si rivela una risorsa preziosa per cercare di fare il punto sulla salute delle istituzioni statunitensi e inquadrare le sfide politiche che attendono non solo l’America, ma ogni democrazia di stampo occidentale. Donald Trump, alla prova della Linguistica, parla, e twitta, a braccio, in barba alle raccomandazioni di coesione e coerenza degli speechwriter. I suoi discorsi piegano ad angolo come quelli di un amico al pub, si infrattano tra gli aneddoti e le opinioni personali, creano verità a suon di ripetizione. I suoi atteggiamenti, si propone in #Unfit, flirtano pericolosamente con quelli dei personaggi dei cartoni animati e dei protagonisti della commedia dell’arte: figure estreme, nate per incarnare monoliticamente una e una sola caratteristica. Pur facendo proprio il petroniano motto del Totus mundus agit histrionem (“Tutto il mondo recita”), l’opinione veicolata da #Unfit è che la commedia umana che ha segnato fin qui la presidenza di The Donald abbia superato ogni tollerabile limite di durata. Il messaggio, scritto su schermate a metà tra il social network e la presentazione Power Point, è chiaro; la preoccupazione, concreta. Annoiati e affascinati al tempo stesso dalla logica dell’intrattenimento, viviamo nel Trump Show. Un format di cui, oggi, si conoscono le origini. E che si deve dunque discutere, consapevolmente, se rinnovare per una seconda stagione.

Elisa Teneggi, birdmenmagazine.com