mercoledì
20
marzo
21:15

Di visioni, viaggi e traNsformazioni perenni

MOTUS in dialogo con Magdalena Barile

Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, producendo sin dalla fondazione spettacoli capaci di raccontare le più aspre contraddizioni del presente. Il lavoro della compagnia, fatto di teatro, performance e installazioni, incontri pubblici, seminari e laboratori viene presentato in Europa e in tutto il mondo. Motus ha intercettato e creato tendenze sceniche iper-contemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke e Pasolini, per approdare alla radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca, come archetipo di lotta e resistenza, con il progetto Syrma Antigónes (2008).

Lo spettacolo Alexis. Una tragedia greca (2010), parte del progetto sopra citato, ha vinto il Critics’ Choice Award della Québec Association of Theatre. Con AnimalePolitico Project (2011-2013), intercettano inquietudini, slanci, immagini e proiezioni sul “domani che fa tutti tremare”. Del progetto fanno parte: The Plot is the Revolution, emozionante incontro scenico fra “due Antigoni”, Silvia Calderoni e Judith Malina del Living Theatre (2011); Nella Tempesta (2013) e Caliban Cannibal (2013) che affrontano la tragedia dell’emigrazione. Nel 2014 la compagnia si confronta con l’adattamento e la regia della semi-opera barocca King Arthur (testo di John Dryden e musica di Henry Purcell). Dal 2015 Motus affronta il tema del confine come conflitto, attraverso un articolato progetto che inizia con MDLSX, solo di Silvia Calderoni sul diritto alla libertà di genere; proseguendo con Raffiche (2016) e Über Raffiche (2017), riflessioni sull’identità e sulle barriere interne ai corpi; per approdare a PANORAMA (2018) dove la condizione migrante viene convertita in proprietà intrinseca all’esistere. Nel 2020 i registi iniziano a lavorare al nuovo progetto Tutto Brucia, che prendendo spunto da Le Troiane di Euripide, indaga la condizione di “fine” presente nella tragedia legata a doppio filo alla condizione del tempo presente segnato dalla pandemia e dal lutto. Nel 2021 prende avvio anche un altro progetto, You Were Nothing but Wind, spin-off di Tutto Brucia, in cui il focus viene spostato su Ecuba “cagna nera con gli occhi di fuoco” interpretata da Silvia Calderoni. L’anno successivo nasce la seconda costola di Tutto BruciaOf the nighitngale I envy the fate (Dell’usignolo invidio la sorte) – affondo coreografico su Cassandra con la performer Stefania Tansini. Nel 2023 Motus dà vita a Frankenstein (a love story), prima parte del dittico progettuale che prende il nome dal celebre romanzo di Mary Shelley. Nello spettacolo l’inquieta, complessa e spesso dolorosa biografia dell’autrice, si intreccia ai recenti gender studies, alla filosofia postumana e alle teorie dell’interspecismo. Nel 2010 Enrico Casagrande è direttore artistico della 40a edizione del Santarcangelo Festival. Nel 2020 la compagnia è invitata a ricoprire la Direzione Artistica del Santarcangelo Festival in un cinquantenario che, a causa della crisi pandemica, viene intitolato Futuro Fantastico e articolato in tre movimenti. Nel 2021 Motus vince il prestigioso Premio della Critica dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Il 2023 vede nascere l’edizione zero di Supernova, progetto per le Arti Contemporanee a Rimini in cui i due registi ricoprono il ruolo di curatori artistici.

Foto: Eduard Popescu

La prevendita dei biglietti è disponibile al seguente LINK.

BIGLIETTI: intero 10 euro; ridotto a 7 euro per i soci de il cinema del carbone, per i soci Arcigay e per i dipendenti Marcegaglia; ridotto a 5 euro per gli studenti delle scuole superiori, delle scuole di teatro e di danza e dell’Università di Mantova.