Ideazione e conduzione: Matteo Corradini

Un sasso, una cartolina, un francobollo, un cucchiaio, una stella gialla… Gli oggetti diventano compagni di un viaggio nella storia: possono essere toccati e visti da molto vicino. Le fotografie del ghetto di Terezin raccontano episodi sconosciuti, incontri commoventi e divertenti. Storie di uomini, donne, ragazzi, storie lontane e diverse ma rese vicine da un dramma comune. Un incontro per parlare di Shoah attraverso gli oggetti (originali) della storia, nel desiderio di generare domande nuove e non solo risposte.

Durata del laboratorio: 1 h.

Età di riferimento: dai 9 anni (max 25 partecipanti)

Nato nel 1975, Matteo Corradini è ebraista e scrittore. Dottore in Lingue e Letterature Orientali con specializzazione in lingua ebraica, si occupa di didattica della Memoria e di progetti di espressione. Dal 2003 fa ricerca sul ghetto di Terezin, in Repubblica Ceca, recuperando storie, oggetti, strumenti musicali. È tra i curatori del festival scrittorincittà (Cuneo). Collabora con Avvenire - Popotus. Prepara conferenze musicali e regie teatrali. Tra i suoi ultimi libri, Annalilla, La repubblica delle farfalle, Improvviso scherzo notturno, Alfabeto ebraico.