L’attore maratoneta
FABRIZIO GIFUNI in dialogo con Maria Paola Pierini
Fabrizio Gifuni è uno degli attori più affermati del panorama italiano, teatrale e cinematografico. Terminati nel 1992 gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, debutta in teatro nel ’93, nel ruolo di Oreste, nell’Elettra di Euripide con la regia di Massimo Castri che lo dirigerà negli anni a seguire nella Trilogia della villeggiatura di Goldoni. A metà degli anni ‘90 collabora con la compagnia greca diretta da Theodoros Terzopoulos per una tournèe mondiale dell’Antigone di Sofocle. Dagli anni 2000 è ideatore e interprete di numerosi spettacoli, fra cui il pluripremiato progetto “Gadda e Pasolini, antibiografia di una nazione”, con la regia di Giuseppe Bertolucci (Premio Ubu 2010, miglior spettacolo e miglior attore dell’anno). È fra i protagonisti, al Piccolo Teatro di Milano, della “Lehman Trilogy” – l’ultimo capolavoro di Luca Ronconi - e di “Freud ovvero l’interpretazione dei sogni”, per la regia di Federico Tiezzi. “Con il vostro irridente silenzio” (studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro) e “Il male dei ricci – Ragazzi di vita e altre visioni” sono i suoi ultimi lavori per la scena. Al cinema e in televisione ha preso parte a oltre quaranta pellicole, collaborando, fra gli altri, con Gianni Amelio, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Bertolucci, Liliana Cavani, Ridley Scott, Edoardo Winspeare, Paolo Virzì, Daniele Vicari, Paolo Franchi, Pupi Avati, Ludovico Di Martino, Sydney Sibilia. Particolarmente intensa è la collaborazione con Marco Bellocchio, con cui realizza tre interpretazioni in Fai bei sogni (2016), Esterno notte (2022) e Rapito (2023). Rivelazione europea nel 2002 al Festival di Berlino, nello stesso anno ottiene il Globo d’oro della stampa estera. Nastro d’argento nel 2003 per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, nel 2012 riceve il Premio Gianmaria Volontè. Per la sua interpretazione ne “Il Capitale umano” di Paolo Virzì ottiene nel 2014 il David di Donatello come migliore attore non protagonista, il Nastro d’argento e Premio Vittorio Gassman. Per l’interpretazione di Aldo Moro è vincitore nel 2023 di tutti i principali riconoscimenti della stagione: David di Donatello come miglior attore protagonista, Nastro d’Argento – grandi serie, Premio Vittorio Gassman, Premio Elio Petri, Premio Flaiano e Pellicola d’oro.
Foto: Mimmo Frassineti
La prevendita dei biglietti è esaurita.