Sulle tracce di Longino
Un percorso tra arte e storia nella basilica di Sant’Andrea, dalla Cappella Boschetti alla Cripta del Preziosissimo Sangue di Cristo.
Nel primo secolo dopo Cristo, al tempo dell’Impero Romano, anche nel territorio mantovano cominciò a diffondersi il cristianesimo. Per comprendere come il Preziosissimo sangue di Gesù possa essere stato ritrovato a Mantova, dobbiamo tornare indietro, secondo quanto viene tramandato da antiche cronache, ai tempi della Mantova romana.
Si dice infatti che qui giunse, insieme a tanti altri militari veterani dell’esercito romano, nell’anno 37 d. C., anche un soldato di nome Longino, quello stesso che aveva trafitto con la sua lancia il costato di Cristo ormai morto in croce. Il sacro sangue uscito dalla ferita avrebbe bagnato gli occhi di Longino e li avrebbe subito e miracolosamente guariti da una malattia: il soldato, allora, illuminato dalla grazia divina, avrebbe raccolto un po’ di terra imbevuta del Sangue e la spugna con cui aveva dato da bere a Cristo agonizzante e le avrebbe portate con sè, nelle sue peregrinazioni, cercando di divulgare la fede cristiana.
Longino a Mantova sarebbe stato perseguitato come cristiano e, nel 45, ucciso: altri fedeli si preoccuparono di dargli sepoltura, vicino alle sacre reliquie che aveva avuto cura di nascondere in una cassetta.
Le Reliquie, ritrovate e rismarrite più di una volta nei secoli, hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia di Mantova, dall’istituzione della cattedra vescovile alla costruzione della celebre basilica albertiana, innalzata proprio per dar loro una degna cornice, e completata nel XVI secolo dalla suggestiva cripta dove sono ancora conservate a 20 secoli di distanza, dopo molteplici traversie.
Costo della visita: 5 euro
E' consigliata la prenotazione.