Tassidermia e Thanatos
Incontro con Elena Alfonsi, Alberto Michelon, Rossella Laeng, Damiano Cappellari
Presentazione del volume di Damiano Cappellari Alla scoperta del Conte Ettore Arrigoni degli Oddi – Mantova, IL RIO Edizioni 2021
Il racconto della figura del Conte padovano Ettore Arrigoni degli Oddi (Monselice, 13 ottobre 1867-Bologna, 16 febbraio 1942) è un viaggio alla scoperta del padre dell’Ornitologia italiana nonché appassionato seguace di Diana. Discendente della grande nobiltà padovana degli Oddi, invece di darsi alla bella vita, come spesso capitava nelle file nobiliari, fin da adolescente si dedicò allo studio degli uccelli radunando nella sua villa di Ca’ Oddo un’immensa collezione di impagliati, visitata dai più grandi ornitologi italiani ed europei e dando alle stampe opere insuperate sull’avifauna paleartica (come l’Atlante ornitologico del 1902, il Manuale di
ornitologia italiana del 1904 e l’Ornitologia italiana del 1929). Fu libero docente di Zoologia presso l’Università di Padova, deputato dal 1913 al 1921 e fondatore della “Rivista Italiana di Ornitologia”. Nel libro scopriremo che il Conte ebbe però una vita alquanto travagliata dal punto di vista familiare. Rimase vedovo dopo pochissimi anni perdendo la prima moglie Contessa Berta Camerini. Le seconde nozze con la Contessa toscana Marianna di San Giorgio, delle casate Panciatichi Ximenes d’Aragona Paulucci, non furono molto felici per altri lutti familiari. Ebbe inoltre varie e sfibranti traversie giudiziarie e concluse la sua esistenza in una
Casa di salute a Bologna. Cappellari ha setacciato meticolosamente archivi, biblioteche e musei sia pubblici che privati, ha visitato le dimore del Conte, ha contattato i discendenti e tutti coloro che, per interposta persona, lo avevano conosciuto ma è riuscito anche a risalire ad eminenti personaggi del periodo con cui il Conte aveva interloquito: Benito e Arnaldo Mussolini, Gabriele D’Annunzio, Alfredo Rocco, Agostino Gemelli, Francesco Carnelutti, il Conte di Torino, Giuseppe Dalla Torre e Paolo Toffanin. Un lavoro immane, a quasi ottant’anni dalla morte, ma che non poteva essere ulteriormente rimandato per celebrare finalmente il Re degli ornitologi- cacciatori italiani.
Visione del cortometraggio Taxiderman di Rossella Laeng — Italia, 2021, 30'
Alberto è l’unico tassidermista di Padova, e l’unico in Italia specializzato in Tassidermia per animali domestici. Il suo cliente tipico è addolorato per un gatto, un cane, un uccello, da cui non saranno separati, nemmeno dalla morte. Agendo come un becchino di animali, un tecnico esperto e un terapista part-time, Alberto dà tangibilmente ai suoi clienti l’essenza di ciò che hanno perso. Ma ora il suo mestiere non basta, si trova a un bivio esistenziale mentre incanala il suo amore per il macabro in sculture fatte di resti di animali.
La presentazione e la visione del film fanno parte di "Alla fine dei conti. Riflessioni sulla vita e sulla morte", rassegna culturale a ingresso libero progettata da Elena Alfonsi, realizzata da L'Associazione Culturale Aretè con la collaborazione, il coordinamento e il patrocinio della Provincia di Mantova.