La figura di Andreas Hofer è legata a doppio filo con la storia della nostra città. Fu proprio a Mantova che l’oste della Val Passiria, capo dell’insurrezione del Tirolo contro i francesi e campione dei sentimenti anti-illuministici, fu condotto dopo il suo arresto nel gennaio 1810 e poi messo a morte il 20 febbraio dello stesso anno. Molti sono i luoghi in città che serbano la memoria degli ultimi giorni della sua vicenda umana, politica e spirituale: da Palazzo d’Arco - sede del processo che decretò la sua condanna, nonostante l’impegno attivo della cittadinanza mantovana per la sua liberazione - alla Cittadella, dove si presentò di fronte al plotone d’esecuzione privo della benda agli occhi e con un crocifisso ornato di fiori. Ad Hofer - divenuto in età romantica l’eroe-simbolo del patriottismo tirolese e in seguito del nazionalismo pangermanico - sono stati dedicati a Mantova un monumento e un parco proprio sul luogo dell’esecuzione, e recentemente uno spazio culturale all’interno di Porta Giulia, dove - nel corso della visita guidata - sarà possibile ripercorrere la sua avventurosa vita attraverso documenti, cimeli e memorie d’epoca.