1001 grammi
di Bent Hamer — Norvegia, Germania, 2016, 93'
con Ane Dahl Torp, Laurent Stocker, Magne Håvard Brekke, Dinara Drukarova, Per Christian Ellefsen
Marie lavora presso lo "Justervesenet", l'ufficio norvegese dei pesi e delle misure. Mentre è alle prese con le macerie della propria vita sentimentale, la trentacinquenne viene incaricata di recarsi a Parigi - portando con sé il prezioso campione del chilogrammo norvegese - per rappresentare il suo paese al seminario sull'esatta determinazione del peso. Nella capitale francese, tra i delegati di tutto il mondo, conoscerà Pi ...
Nel nuovo film del regista Bent Hamer (Racconti di cucina, Factotum, Tornando a casa per Natale) ogni azione, anche la più piccola, ha un proprio peso specifico. I protagonisti del racconto, seguendo la lunga tradizione di un certo tipo di cinema nordeuropeo, sono antropologicamente e socialmente inadatti a rapportarsi con gli altri, incapaci di affrontare relazioni interpersonali e di manifestare i propri reali sentimenti. La provenienza norvegese del cineasta si fa sentire nella caratteristica freddezza della fotografia e della narrazione, spezzata qua e là da fugaci e taglienti battute tra i personaggi del racconto.
Ma nonostante questa “pesantezza” generale, 1001 grammi è una pellicola decisamente positiva e propositiva. La ricerca di Marie non sfocia mai nella ossessione, nel dramma, ma anzi assume un alto valore spirituale, quello della ricerca della giusta misura con cui rapportarsi agli elementi della propria esistenza.
1001 grammi è un film che parla di pesi eppure è leggero come una piuma, soffia delicato sullo spettatore, coi suoi campi lunghi e lunghissimi, la sua fotografia pulita e luminosa. Starà alla protagonista – e al pubblico – scoprire infine qual è il peso dell’anima umana.
Tonino De Pace, sentieriselvaggi.it