2 giorni a New York
di Julie Delpy — Francia/Germania/Belgio, 2012, 91'
con Albert Delpy, Alexandre Nahon, Carmen Lopez, Chris Rock, Daniel Brühl, Dylan Baker, Emily Wagner, Julie Delpy, Kate Burton, Malinda Williams, Owen Shipman, Talen Ruth Riley
Mingus, conduttore radiofonico sulla cresta dell’onda e la fidanzata Marion, fotografa francese, vivono felici in un appartamento di New York con il loro gatto e due figli piccoli avuti da precedenti relazioni. Quando il buffo padre di Marion, la sorella ninfomane e l’imbarazzante fidanzato piombano nella loro casa senza preavviso, si scatena il caos. Con la loro assoluta mancanza di senso del pudore, gli inaspettati ospiti mettono a nudo le differenze culturali di Mingus e Marion fino a mettere in crisi il loro rapporto… Riusciranno i nostri eroi a resistere allo sbarco dei Francesi a New York?
Julie Delpy ne ha vissute di controversie amorose davanti alla macchina da presa. Basti solo pensare alla splendida trilogia di Richard Linkater (Prima dell'alba, Prima del tramonto e il recente Before Midnight) nella quale a fianco di Ethan Hawke dava il via una storia d'amore credibile e appassionante nel corso degli anni. La bella attrice francese però non si è fermata qui, e oltre ad aver regalato interpretazioni memorabili in altre pellicole, ha voluto dire la sua anche in campo registico. Ecco così arrivare anche in Italia il suo quinto film.
La Delpy guarda al miglior Woody Allen e firma una commedia -con qualche sprizzo di romanticismo relegato in secondo piano- assolutamente deliziosa, piena di brio e dialoghi brillanti capaci di strappare la risata in tantissime occasioni. La regista / attrice riesce infatti ad utilizzare nel migliore dei modi l'incomprensibilità linguistica per creare una serie di gag geniali e mai banali, sfiorando solo di sfuggita i doppi sensi e realizzando un'opera così adatta anche ad un pubblico più piccolo, ma assolutamente irresistibile pure per i grandi. Merito anche di una calibrata e attenta fase di scrittura nella caratterizzazione dei personaggi, talmente diversi e improbabili che si potrebbe realizzare un film a sé stante su ognuno di loro.
Un cinema leggero ma non fatuo, metaforicamente realistico nell'analizzare le difficoltà della vita di coppia, seppur in contesto qui portato davvero all'estremo per ovvi scopi comici.
Maurizio Encari, EveryEye