Blancanieves
di Pablo Berger — Spagna/Francia/Belgio, 2013, 104'
con Macarena García, Maribel Verdú, Daniel Gimenez Cacho, Ángela Molina, Pere Ponce, Sofía Oria, Josep Maria Pou
La vicenda si svolge nel sud della Spagna, presumibilmente in Andalusia, tra gli anni '10 e '20 del secolo scorso. Carmen è una graziosa bambina, figlia del noto torero Antonio Villalta. L'uomo, pur essendo facoltoso, è paraplegico e ridotto su una sedia a rotelle, dopo un grave incidente nell'arena. Inoltre soffre per il dolore della perdita dell'amata consorte, deceduta in occasione del parto della figlia. È accudito da Encarna, un'infermiera ambiziosa e falsa. La donna, che brama il lusso e uno status sociale elevato, riesce a sposarlo e diventa la matrigna di Carmen ...
Un film contemporaneo muto e totalmente in bianco e nero. In molti avranno pensato a un'astuta operazione sulla scia del successo di The Artist. E invece questa trasposizione della favola dei fratelli Grimm nella Siviglia degli anni Venti tra plazas de toros, ballerine di flamenco, torbide avventuriere ehidalgos non è solo una sottile manipolazione di codici, linguaggi e stilemi del cinema pre-sonoro ma anche un gustoso omaggio pastiche alla Spagna e alle sue glorie (cinematografiche e non), dal surrealismo al fantastico, dal melodramma al mito della corrida. "Lo spettatore deve sentire più che pensare, e lasciarsi condurre da una narrazione fatta solo di immagini e musica. Uno sguardo sincero può contenere tutta la tensione dell'azione più sfrontata. [...] Entro la fine degli anni Venti del ventesimo secolo il linguaggio del cinema era stato sviluppato appieno ed erano stati realizzati grandi capolavori. Blancanieves non è una copia ma una reinterpretazione dei film di quell'epoca per il pubblico odierno" (Pablo Berger)
Vincitore di 10 premi Goya. Rappresenterà la Spagna agli Oscar 2013.