Brooklyn
di John Crowley — Irlanda, Regno Unito, 2015, 113'
con Saoirse Ronan, Domhnall Gleeson, Emory Cohen, Jim Broadbent
Eilis Lacey è una giovane immigrata irlandese in cerca dell'occasione della vita e di un futuro più roseo nella Brooklyn degli anni ‘50. Aiutata dalla sorella che l'ha spinta verso il suo sogno, la ragazza si scontrerà con le difficoltà, la nostalgia di casa e il pregiudizio della gente, fino a quando la storia d'amore con un immigrato italiano non le farà scoprire la sua nuova vita oltreoceano in un'inedita e meravigliosa prospettiva. Riportata in patria da un evento traumatico, sarà costretta a confrontarsi e dover decidere tra due stili di vita - e due amori - completamente differenti, nell'eterna dialettica tra radici passate e speranze future.
Sotto la dolcezza Eilis rivela un carattere e una forza interiore che fanno di lei un’eroina molto moderna, in qualche modo antesignana delle mutazioni che il dopoguerra produrrà nell’autocoscienza delle donne. Ricostruita minuziosamente in Canada, la Brooklyn del tempo che fu è il teatro di un film che si caratterizza per tratti - oggi rari di grazia e dolcezza. Dolcezza ben riassunta dal viso e dai grandi occhi chiari di Saoirse Ronan, sulle cui spalle l’intero film è adagiato, e che si estende anche ad altri personaggi. Inclusi i character maschili di Tony e Jim, inconsapevoli rivali in amore, interpretati da due ottimi attori giovani come l’emergente Emory Cohen e il Domhnall Gleeson di Revenant.
Roberto Nepoti, La Repubblica