Doppio sospetto

di Olivier Masset-Depasse — Francia, Belgio, 2020, 97'
con Veerle Baetens, Anne Coesens, Mehdi Nebbou, Arieh Worthalter, Luan Adam

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All’inizio degli anni Sessanta, Alice e Céline abitano in due case a schiera gemelle e sono legate da una grande amicizia, che le porta a condividere ogni cosa. Questa armonia perfetta si spezza il giorno in cui Alice assiste, impotente, alla morte accidentale di Maxime, il figlio di Céline: accecata dal dolore, Céline rimprovera ad Alice di non aver fatto il possibile per salvare suo figlio e sembra meditare una sconvolgente vendetta… 

Sarebbe impossibile descrivere Doppio sospetto senza usare la parola hitchcockiano. Il magnifico thriller psicologico di Olivier Masset-Depasse richiama a tal punto lo stile del maestro del brivido ed è così splendidamente avvolto nell’atmosfera degli anni ’60 che a volte ti aspetti di vedere la protagonista Veerle Baetens trasformarsi all’improvviso in Tippi Hedren. Ma per quanto questa influenza sia evidente, anche nella struttura a spirale di una vera e propria discesa agli inferi, il film finisce in realtà per sovvertire lo spirito dei titoli più al femminile di Hitchcock. In questi ultimi, infatti, la devozione, la gelosia, la coercizione e il sospetto definiscono un’idea di rapporto tra uomo e donna, mentre nel film di Masset-Depasse si spostano nelle dinamiche di una relazione tra due donne.

Variety

Vincitore di nove premi Magritte du Cinéma, tra cui miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista.