martedì
26
marzo
21:15

Exit Through the Gift Shop

di Banksy — UK/USA, 2010, 87'

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Tutto è iniziato ”come un documentario su un uomo che voleva fare un documentario su di me”, racconta Banksy con il volto incappucciato e con la voce alterata elettronicamente all’inizio del film. Ma in verità, il film è molto altro. “Disaster movie” provocatorio, ironico, e assurdo Exit Through the Gift Shop è una sorta di manifesto di Banksy sulla democratizzazione dell’arte contemporanea, un racconto brutale e rivelatore di ciò che succede quando cialtroneria, successo, e denaro vengono a incontrarsi. Vi si racconta la storia di Thierry Guetta, uno strampalato francese che vive da molti anni a Los Angeles, uomo dai mille lavori, filmaker compulsivo senza alcuna nozione di cinematografia, ossessionato dagli artisti di strada che insegue dovunque filmandoli.
Appaiono alcuni conosciutissimi come Shepard Fairey autore del personaggio “Obey” ma soprattutto del celebre ritratto bicromatico per la campagna elettorale di Obama, Space Invader, col volto nascosto, noto per i mosaici raffiguranti i personaggi del celebre videogame, Swoon, Rhys Ifans.
Su tutto aleggia il genio di Banksy che mescola e rimescola continuamente le carte al punto che lo spettatore non sa più cosa nella storia sia vero e cosa sia falso: Thierry Guetta, alias Mr. Brainwash, è un'opera d'arte vivente dello stesso Banksy? Exit Through the Gift Shop è un documentario vero su un personaggio finto?
Rimane comunque il fatto che Exit Through the Gift Shop è un documento straordinario sull’opera quotidiana degli street artist che contiene alcune inedite immagini dello stesso Banksy al lavoro. Ed è un film eccezionalmente divertente, in qualunque modo lo si voglia prendere: Exit Through the Gift Shop è davvero l’unico documentario possibile su Banksy.

Presenta il film Giada Pellicari

Giada Pellicari (Padova, 1987) si laurea nel 2010 presso l’Università degli Studi di Padova in DAMS Arte. E’ una giovane curatrice d’arte contemporanea che ha indirizzato la sua pratica curatoriale e critica principalmente verso gli ambiti dei new media, dei graffiti e dell’arte pubblica. Tra le ultime esperienze si ricordano: co-curatore di Augmented Place. L’arte aumenta la realtà, curatore della mostra itinerante ABC dell’Arte Contemporanea; curatore del progetto On Writing, Talking about Graffiti and Aerosol Art, curatore della sezione storica di Urbanizeme Exhibition. L'arte dei Writers e degli Street Artists e co-curatore della prima edizione del Toolkit Festival.  Nel 2012 entra a far parte del collettivo curatoriale Cake Away con cui è assegnataria dell'atelier alla Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia per l'anno 2013. E' inoltre co-editore del noto sito di Street Art, Street Art Attack.tk. Ha all’attivo testi e pubblicazioni.