FIORI D'EQUINOZIO
di Ozu Yasujiro — Giappone, 1958, 120'
con Shin Saburi, Kinuyo Tanaka, Ineko Arima, Yoshiko Kuga
proiezione in Giapponese con sottotitoli in italiano
Primo film a colori di Ozu, ribalta il rapporto tra generazioni delineato in Tokyo story, ironizzando pacatamente sulla perdita dell'autorità paterna: un padre che si oppone al matrimonio della figlia viene battuto dalle forze coalizzate del mondo femminile.
Il colore di Fiori d’equinozio ricorda un poco quello di certe produzioni hollywoodiane degli anni Cinquanta, come le commedie di Frank Tashlin.
La gamma cromatica è neutra quanto il vestiario. Gli ambienti permangono unificati da uno stesso tono di colore: beige, ocra e marrone in casa di Hirayama, contro l’azzurro delle porte e delle persiane delle finestre nel suo ufficio. Su questo insieme Ozu e il suo operatore abituale Yuharu Atsuta [...] collocano pennellate brillanti, come la teiera rossa accanto a un tatami...Poi, quando Hirayama telefona a sua moglie per annunciarle che andrà a Hiroshima, Ozu compone un’inquadratura emozionata ed emozionante di Kiyoko che guarda verso l’esterno. Il regista poi ci mostra l’immagine dei panni appesi ad asciugarsi al sole: indumenti di colori vivi, un esultante cromatismo per l’inizio di nuovi rapporti fra padri e figli.
Quim Casas, Flores de equinoccio.
Realizzato grazie a Tucker Film in collaborazione con Shochiku, Far East Film Festival e FICE.