IL GUSTO DEL SAKÉ
di Ozu Yasujiro — Giappone, 1962, 133'
con Chishu Ryu, Shima Iwashita, Keiji Sada, Mariko Okada
proiezione in Giapponese con sottotitoli in italiano
Cinquattaquattresimo e ultimo film di Ozu, è un'elegia del tempo che scorre e della nostalgia del passato, imperniato ancora sul tema del matrimonio, ma con un accenno sul filo del ricordo agli ambienti studenteschi dei vecchi tempi.
Mentre lavorava alla sceneggiatura, morì sua madre, con la quale aveva abitato tutta la vita. Nel suo diario Ozu scrive: “Giù nella valle è già primavera / Nuvole di fiori di ciliegio in boccio / Ma qui, l’occhio fiacco, il sapore di costardella - / I boccioli sono malinconici / E il profumo del sakè diventa amaro” (cit. in Ozu di Donald Richie)
E la Storia, in questo film che non esagera l’importanza della più piccola storia e lascia che i conflitti si esauriscano lontano da sé, è una discreta perturbatrice [...]. La disfatta giapponese (vedi le due bellissime scene parallele in cui si ascolta l’inno della marina) e l’invasione economica del Giappone da parte degli USA vengono convertiti qui in elementi integrabili e modificanti del progetto estetico di Ozu, che uno potrebbe credere – al contrario di Mizoguchi – indifferente alle tempeste del mondo: gli scambi di sguardi, i saluti, il girare su se stesso dell’ex marinaio [...] evocano la Storia del Giappone attraverso una sorta di derisione amara presso i personaggi, equilibrata da un’euforia di inquadrature e montaggio.
Jean-Claude Biette, Le Gout du saké.
Realizzato grazie a Tucker Film, in collaborazione con Shochiku, Far East Film Festival e FICE