Jan Fabre. Beyond the artist
di Giulio Boato — Francia, Belgio, 2015, 52'
proiezione in francese con sottotitoli in italiano
Jan Fabre, classe 1958, vive e lavora ad Anversa. Molte opere sono state pubblicate sul suo lavoro di artista visivo, regista, coreografo, scenografo, performer, ma non era ancora stato prodotto un documentario sulla sua figura di artista polivalente. Il film è costruito attorno alle interviste a Jan Fabre, Georges Banu (critico teatrale), Vincent Baudriller (ex co-direttore del Festival d’Avignon), Jan Dekeyser (architetto del laboratorio/teatro di Fabre) e Rudolf Rach (editore di Fabre in Francia). Le immagini di 12 spettacoli, 5 esposizioni e decine di disegni, modelli e sculture si incastonano tra le parole dei diversi intervistati, tracciando le linee di un ritratto composito di uno degli artisti più discussi degli ultimi decenni.
Ustionante, provocante e intenso, le opere di Fabre non lasciano mai indifferenti: alcuni gridano al genio assoluto, altri allo scandalo più osceno. In questo documentario, Jan Fabre apre le porte della sua casa: l'incredibile teatro/laboratorio Troubleyn, luogo di scambi e di convivialità, vera e propria fucina artistica dove, tra i corridoi labirintici, è possibile ammirare, come in una sorta di museo privato, le opere dei più importanti artisti contemporanei (Romeo Castellucci, Marina Abramovic, Meylaerts Dirk e Wim Delvoye solo per citarne alcuni). Ed è proprio dall'interno di questo spazio che Fabre rivela i suoi processi creativi, si mostra mentre lavora con i suoi collaboratori, lasciando scorgere in trasparenza, dietro l'artista poliedrico, l'uomo.
Presenta il film il regista Giulio Boato