Kufid
di Elia Moutamid — Italia, 2020, 56'
proiezione in italiano, arabo con sottotitoli in italiano
guarda il trailer • acquista il biglietto
Elia Moutamid, tornato a Brescia (dove vive fin da bambino) dal Marocco dove si era recato per fare i sopralluoghi del suo prossimo documentario, si trova bloccato nella propria abitazione dalla pandemia. È un’occasione per riflettere su stesso e sul mondo che lo circonda.
--------------------------------------------------------------
Per prenotare i biglietti per le proiezioni del film clicca qui.
--------------------------------------------------------------
Sfruttando il tempo sospeso della quarantena Elia Moutamid organizza una riflessione che parte dal presente per dilatare i suoi interrogativi sul passato e sul futuro. Quello che succede, sembra suggerire Kufid, è conseguenza delle nostre scelte di ieri ma avrà inevitabilmente un impatto sul domani. Tutto merita di essere indagato. L’adattamento inevitabile alle circostanze impone a Moutamid di essere molte cose insieme per il suo film. Scrive, dirige, interpreta, gestisce il sonoro e si occupa della fotografia. Il dazio pagato all’emergenza permette a Kufid di parlare con un punto di vista più netto e affilato. Discorso sulla cittadinanza cosmopolita di un uomo che vive sospeso tra due patrie, l’Italia e il Marocco. Film bilingue. L’arabo, la lingua dell’istinto. Italiano, la lingua dell’agire, parola di regista. Sullo sfondo di questo minestrone etnico e culturale la Lombardia che cambia sempre, agricola e post-industriale. E l’eco lontano del Marocco, letteralmente la casa del padre, l’impronta del film originale soffocata dai telegiornali e dal rumore delle ambulanze.
Francesco Costantini, cinematographe.it