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La città ideale

di Luigi Lo Cascio — Italia, 2012, 105'
con Luigi Lo Cascio, Roberto Herlitzka, Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Silvia Luzzi, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Barbara Enrichi, Aida Burruano, Manuel Zicarelli

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Michele Grassadonia, un militante ecologista, lascia la Sicilia per andare a vivere a Siena, città ideale in cui è possibile convivere con la natura un rapporto armonico. Qui, da un anno prova a vivere senza usare energia elettrica e acqua corrente. Dopo che una notte un incidente lo imbriglia in una situazione dalla quale non riesce più ad uscire, si ritrova a mettere in discussione ogni sua convinzione e a confrontarsi con funzionari, politici e giudici dal comportamento ambiguo.

 Esordio dietro la macchina da presa del protagonista Luigi Lo Cascio, prodotto da Angelo Barbagallo, La città ideale è una boccata d’aria fresca nell’asfittico panorama del cinema italiano. Talmente contemporaneo da avere anticipato paradossalmente la realtà, perché arroccata nella sua perfetta idealità è una città come Siena, nel frattempo precipitata in uno scandalo bancario che non sta facendo prigionieri. Michele, palermitano, è meticoloso fino alla maniacalità, smussa le asprezze di una vita che non vuole imprevedibile, perfino l’accento siciliano ha edulcorato (molto bello il dialogo con il poliziotto “paesano”) annullandolo in una cadenza neutra ed ecocompatibile. Come Pinocchio davanti al giudice affronta con animo puro un pubblico ministero da racconto kafkiano (mirabile interpretazione di Alfonso Santagata), riceve la visita di sua madre e torna nel ventre molle di Palermo per il confronto definitivo con l’azzeccagarbugli che risolve problemi. Sullo sfondo, le macerie di un Paese che di sotterfugi e scorciatoie non può fare a meno, schiavo della burocrazia e del cupio dissolvi. Il registro scelto da Lo Cascio, autore anche del soggetto, è quello grottesco, a tratti onirico, fortemente simbolico, come è forse tendenza di certo cinema italico di qualità oggi (pensiamo a È stato il figlio di Daniele Ciprì, altro esordio recente). E sfilano tratteggiate in modo convincente le maschere di una ormai distorta commedia dell’arte, la nostra: i giudici e i gendarmi, le fate salvifiche, le madri divoranti e i figli ingenui che diventa sempre più complicato definire “innocenti”.

Mauro Gervasini (FilmTV)

Domenica 5 maggio alle ore 21.15 Luigi Lo Cascio interverrà alla proiezione del film per incontrare il pubblico.