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La diseducazione di Cameron Post

di Desiree Akhavan — USA, 2018, 90'
con Chloë Grace Moretz, John Gallagher Jr., Sasha Lane, Forrest Goodluck, Jennifer Ehle

guarda il trailer

Montana, 1993. Quando viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola, la giovane Cameron Post viene spedita in un centro religioso, God’s Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.

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Il film viene proposto anche in versione originale, gli orari sono consultabili nella relativa scheda:

https://ilcinemadelcarbone.it/film/la-diseducazione-di-cameron-post-versione-original

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"Splendido" The Guardian

"Una meraviglia" Hollywood Reporter

"Potente" The List

Il film ha vinto l’ultimo Sundance Film Festival.

La giovane e talentuosa regista Desiree Akhavan osserva silenziosa, solo a volte blocca l’obiettivo sulla faccia della protagonista e quello sguardo non diventa solo il punto in cui guardare ma soprattutto quello con cui sentire ciò che Cameron prova. Passaggi eleganti e sofisticati creano un linguaggio visivo a sé, la regista ci lascia sprofondare nei sogni e nei ricordi della protagonista che sono però deformati e disturbati dalle conversazioni “naturali” che ha prodotto la terapia.

Come nell’album “The Miseducation of Lauryn Hill”, il film è composto da una serie di giunzioni che portano Cameron a evolversi, a conoscersi, a passare dall’adolescenza all’età adulta.

Il film è sovversivo non per i brividi facili che ti lascia ma per quanto incoraggi gli spettatori a farsi un’idea propria intorno a certi tabù sociali, per la sensibilità con cui la regista guida il suo film, dando avvio a un processo generativo. Passo dopo passo il ribelle, il miserabile, il rifiutato, l’escluso trova il suo sentiero di ricerca senza parole e ogni anima innocua messa ingiustamente dentro una prigione trova non solo la libertà ma una chiara percezione del bene e del male.

La forza del film è nello sguardo curioso e inquieto di Desiree Akhavan che forse proprio per questo si è aggiudicata il Gran premio della giuria al Sundance Festival di quest’anno.

www.indie-eye.it

La proiezione di domenica 4 novembre alle ore 19 sarà introdotta dalla dottoressa Laura Maria Gagliardi, psicologa, e da Diego Zampolli, presidente di Arcigay La Salamandra di Mantova.