venerdì
30
aprile
19:30
venerdì
07
maggio
19:30

Minari V.O.

di Lee Isaac Chung — USA, 2020, 115'
con Steven Yeun, Yeri Han, Youn Yuh-Jung, Alan S. Kim, Will Patton, Scott Haze, Noel Cho, Darryl Cox, Ben Hall
proiezione in coreano, inglese con sottotitoli in italiano

Jacob, immigrato coreano, trascina la sua famiglia dalla California all’Arkansas, deciso a ritagliarsi la dura indipendenza di una vita da agricoltore negli Stati Uniti degli anni ’80. Sebbene Jacob veda l’Arkansas come una terra ricca di opportunità, il resto della sua famiglia è sconvolto da questo imprevisto trasferimento in un fazzoletto di terra nell’isolata regione dell’Ozark. L’arrivo dalla Corea della nonna, donna imprevedibile e singolare, stravolgerà ulteriormente la loro vita. I suoi modi bizzarri accenderanno la curiosità del nipotino David e accompagneranno la famiglia in un percorso di riscoperta dell’amore che li unisce.

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Il film viene proposto anche in versione doppiata in italiano, gli orari sono consultabili nella relativa scheda:
https://ilcinemadelcarbone.it/film/minari
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Come il premio Oscar Parasite, Minari descrive gli sforzi di una famiglia coreana – padre, madre, un figlio e una figlia – in difficoltà economiche; lo fa, tuttavia, in modo completamente differente, accantonando la satira sociale prediletta da Bong Joon-ho per mettere in scena una storia che descrive i valori della cultura coreana con gli stilemi del cinema americano indipendente. [...] Lee riesce a farci investire emotivamente sui protagonisti senza che ce ne accorgiamo (molti di quelli, più sensibili di chi scrive, che hanno visto il film nelle sale dei festival hanno ammesso di aver ceduto più volte alla commozione), dimostrando che si può raccontare il dramma senza toni clamorosi, ovvero senza scegliere la via più facile e d’effetto del melodramma. Minari eccelle proprio in questa sua autenticità fatta di piccole situazioni quotidiane suggerite dal passato dell’autore

Lorenza Negri, Wired.it

Premio Oscar come Migliore attrice non protagonista, Golden Globe come miglior film in lingua straniera, Gran Premio della Giuria e Premio del pubblico al Sundance Film Festival .