Mommy
di Xavier Dolan — Canada, Francia, 2014, 140'
con Anne Dorval, Antoine-Olivier Pilon, Suzanne Clément.
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Diane è una madre single, una donna dal look aggressivo, ancora piacente ma poco capace di gestire la propria vita e con scarse capacità di autocontrollo. Suo figlio è come lei ma ad un livello patologico, ha una seria malattia mentale che lo rende spesso ingestibile (specie se sotto stress), vittima di impennate di violenza incontrollabili che lo fanno entrare ed uscire da istituti. Nella loro vita, tra un lavoro perso e un improvviso slancio sentimentale, si inserisce Kyle, la nuova vicina balbuziente e remissiva che porterà un nuovo equilibrio e una diversa concezione della vita.
Enfant prodige del cinema canadese, il venticinquenne Xavier Dolan è dotato di un ego extralarge, ma di un talento in proporzione. Cannes gli ha attribuito il Gran Premio della giuria, ex-aequo con Godard. Su un soggetto da mélo, Dolan attiva un formidabile armamentario pop che sposa il mélo hollywoodiano col videoclip, il “muto” e la pausa musicale con l’estetica del cinema di Cassavetes. Regalando ad Anne Dorval una parte che, forse, avrebbe ispirato Anna Magnani. Assolutamente da non perdere.
Repubblica