Mr. Gaga
di Tomer Heymann — Israele, Svezia, Germania, Paesi Bassi, 2015, 100'
con Ohad Naharin
proiezione in inglese, ebraico con sottotitoli in italiano
È una tecnica, meglio un'anti-tecnica, una via di fuga per il corpo, per liberarlo e per rilasciare le sue zone atrofizzate. Nato dall'esigenza di comunicare coi suoi ballerini, il gaga è un metodo elaborato negli anni Ottanta da Ohad Naharin, coreografo israeliano che ha fatto del proprio corpo uno strumento narrativo, un corpo refrattario alla forza di gravità e compreso nello spazio. Nato in Israele nel 1952 e cresciuto in un kibbutz a fianco del suo gemello, affetto da autismo e per cui 'inventa' un vero e proprio linguaggio del corpo, Ohad Naharin è uno degli emblemi culturali della sua nazione. Artista magnifico, incarna il dinamismo della creazione israeliana nel mondo, realizzando la felicità aerea del movimento e la grazia della vita che danza. Capo fila della danza contemporanea israeliana, è direttore della Batsheva Dance Company, scrive col corpo una partitura nervosa, un movimento permanente guidato dalle sue suggestioni, un esercizio ginnico che si purifica diventando passo. Assemblando e alternando immagini di archivio, registrazioni di spettacoli, interviste e brani dei cosiddetti home movies, Heymann (ri)costruisce il ritratto di un uomo e risale alle radici della sua danza. Girati con un senso sorprendentemente maturo dell'inquadratura, i filmini di famiglia scorrono l'infanzia, la spensieratezza della ricreazione giovanile, le ore buie dell'arruolamento e della guerra del Kippur, rivelando l'artista che ha innamorato (tra gli altri) Martha Graham e Maurice Béjart.
Presenta il film Giovanna Venturini, danzatrice e coreografa.