giovedì
16
dicembre
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domenica
19
dicembre
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mercoledì
22
dicembre
21:15

Nimby

di Teemu Nikki — Finlandia, 2020, 94'
con Susanna Pukkila, Almila Bagriacik, Elias Westerberg, Matti Onnismaa, Mari Rantasila
proiezione in finlandese, tedesco, inglese con sottotitoli in italiano

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Marvi e Kata stanno insieme da circa un anno e mezzo anche se le rispettive famiglie sono all'oscuro del loro legame. Decise ad uscire allo scoperto vanno a trovare i genitori di Marvi nella città natale della ragazza e scoprono che sono una coppia scambista; hanno infatti una relazione con il reverendo del luogo e sua moglie. Ma è solo l'inizio. Da Berlino arrivano anche i genitori di Kata e la madre Farrah è la responsabile dell'agenzia dei rifugiati delle Nazioni Unite. La notizia della sua presenza attira un gruppo di neonazisti di cui fa parte anche l'ex-fidanzato di Marci, che minaccia di dar fuoco la casa se la donna non si consegna a loro.

Nikki costruisce una satira politica che non risparmia nessuno a cominciare dai gruppi neonazisti, ma al tempo stesso prende di mira anche la Chiesa, il falso progressismo che dietro nasconde il pregiudizio e la mancanza di confronto dialettico. Marvi e Kata sono due personaggi che rappresentano una delle principali tracce narrative ma sono anche ai margini. Il loro sguardo è periferico, astratto, non può essere oggettivo ma punta alla glacialità per far sì che anche loro, come il regista, possano diventare osservatrici e, così, entrare e uscire dalla vicenda. Nimby - Not in My Backyard parte con un tipo di storia poi si trasforma in qualcosa di completamente diverso.
Il coming out passa in secondo piano. Attraverso la struttura della black comedy, racchiude personaggi così chiusi nelle loro convinzioni che non sanno ascoltarsi. Trovano impreviste alleanze, ma spesso sono egocentrici, egoisti e anche un po' vigliacchi come nel caso del reverendo e sua moglie. Dietro l'apparente controllo, Nikki mostra come tutto può crollare da un momento all'altro e la ricerca di perfezione mentale si trasforma in caos come nel cinema di Ruben Östlund. [...] Nimby - Not in My Backyard azzecca però il nodo centrale che è l'assedio alla casa. Una specie di western rurale, un Carpenter rivisitato in chiave scandinava dove i mostri sono già gli umani. Non ci sono mutazioni. Proprio per questo la follia umana mostrata da Nikki è ancora più inquietante.

Simone Emiliani, Mymovies

Dal regista vincitore del premio del pubblico a Venezia 78 (Orizzonti Extra) con Il cieco che non voleva vedere Titanic.