PAUL BOWLES : THE CAGE DOOR IS ALWAYS OPEN
di Daniel Young — Svizzera- Marocco, 2013, 87'
Malgrado una produzione letteraria e musicale non ampia né troppo nota, se non per il bestseller Il tè nel deserto, Bowles era un uomo di immenso carisma e influenza. Nel 1949 si trasferì a Tangeri, all'epoca terra promessa per artisti e benestanti di ogni provenienza, dove presto iniziarono a fargli visita i suoi amici americani: Capote, Kerouac, Ginsberg, Burroughs, Vidal e tanti altri. Bowles non nascose mai la propria omosessualità, ed era sposato con la scrittrice lesbica Jane Auer, due personalità diverse che però condividevano la stessa filosofia di vita: "bisogna spingersi fino al punto di non ritorno per trovare la propria salvezza". Il film racconta una vita audace e visionaria, e un legame di dipendenza reciproca spintosi ben oltre la sessualità.