Perfect Days

di Wim Wenders — Giappone, Germania, 2023, 123'
con Kôji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada, Yumi Asô

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Hirayama conduce una vita semplice, scandita da una routine perfetta. Si dedica con cura e passione a tutte le attività della sua giornata, dal lavoro come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo all’amore per la musica, ai libri, alle piante, alla fotografia e a tutte le piccole cose a cui si può dedicare un sorriso. Nel ripetersi del quotidiano, una serie di incontri inaspettati rivela gradualmente qualcosa in più̀ del suo passato.

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Il film viene proposto anche in versione originale sottotitolata in italiano, gli orari sono consultabili nella relativa scheda:
https://ilcinemadelcarbone.it/film/perfect-days-vo
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Diciamolo subito: Perfect Days è un gioiellino, piccolo nel formato (quello classico, “quadrato”, dei film di una volta) ma grande nell’emozione e nella riuscita. Racconta la vita quotidiana di un cinquantenne (Kōji Yakusho, Palma a Cannes per l’interpretazione) che pulisce le toilette pubbliche di Tokyo.

Una vita metodica, scandita da azioni sempre uguali: il rituale della sveglia, il lavoro che svolge con una attenzione maniacale (le toilette in Giappone sembrano piccoli templi), il pranzo sulla stessa panchina, la doccia in un bagno pubblico (a casa ha solo un lavabo), la cena in un bar dove prende sempre le stesse cose, un libro prima di addormentarsi (anche Le palme selvagge di Faulkner) per poi ricominciare la mattina dopo.

 

Kōji Yakusho in una scena del film di Wim Wenders.

Solo nei trasferimenti sul suo mini-van ultra attrezzato ascolta vecchi nastri: Animals, Van Morrison, Lou Reed. Parole quasi nessuna, solo qualche fotografia di rami che si stagliano sul cielo alla ricerca di una pace che non è rinuncia né moderazione ma piuttosto una silenziosa forma di empatia universale. Per invitarci a pensare che la felicità può essere anche la cancellazione dei desideri.

Per chi vuole ritrovare il miglior Wim Wenders d’antan.

Paolo Mereghetti, IoDonna