The tightrope
di Simon Brook — Italia, Francia, 2012, 86'
con Peter Brook, Yoshi Oida, Shantala Shivalingappa, Marcello Magni, Hayley Carmichael
Il regista e scrittore Peter Brook si racconta e rivela i lati nascosti del suo metodo. A testimoniare la sua arte vengono chiamati vecchi compagni di lavoro e talenti emergenti, chiamati a raccolta per un esercizio eccezionale chiamato "The Tightrope" e ripresi da cinque telecamere nascoste per non far perdere loro spontaneità.
Non ho mai creduto nell’esistenza di un’unica verità. Che sia la mia o quella degli altri. Credevo che tutte le scuole, tutte le teorie potessero essere utili in un certo momento, in un certo luogo. Però credo che una persona possa vivere identificando tutto se stesso in modo appassionato e assoluto con un unico punto di vista. Ma con il passare del tempo, poiché noi cambiamo e insieme il mondo, gli obbiettivi cambiano e i punti di vista si muovono.
Se considero i saggi che ho scritto, le idee che sono apparse in luoghi diversi, una cosa mi colpisce: una certa continuità. Se vogliamo che un punto di vista abbia un’utilità, ci si deve completamente consacrare ad esso; difenderlo fino alla morte. E allo stesso tempo, posso sentire una debole voce che sussura in me: tieniti forte e lasciati andare.
Peter Brook, Il punto in movimento
Presenta il film Roberta Pierangela Gandolfi, docente di Storia del Teatro Contemporaneo e Storia della Regia Teatrale all'Università degli Studi di Parma.