Wittgenstein
di Derek Jarman — Gran Bretagna, 1993, 75'
con Michael Gough, Tilda Swinton, Karl Johnson
proiezione in inglese con sottotitoli in italiano
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Ludwig Wittgenstein è ancora un ragazzino quando inizia a raccontare di sé e della sua famiglia per poi passare agli studi e a tutte le personalità che lo hanno conosciuto ed apprezzato a partire da Bertrand Russell e Maynard Keynes. Il film lo segue nel suo complesso percorso filosofico ed esistenziale, e mette in scena il padre della filosofia del linguaggio rappresentando visivamente i suoi ragionamenti, i teoremi, l’avversione per il mondo accademico e la lotta per vivere liberamente la propria sessualità, icon un mood gioiosamente queer sia nella forma che nel contenuto.
Affidandosi alla mediazione di ottimi interpreti, tra i quali spicca il lapidario Karl Johnson, Jarman sa alludere con grazia alla sostanza del discorso scivolando da un aforisma a una citazione musicale, da uno spunto poetico a un atto di dolore. Eppure suggellato dall'ultimo respiro del protagonista il film è attraversato da una strana gaiezza; la stessa che fece dire al tormentatissimo Wittgenstein sul letto di morte: 'Ho avuto una vita meravigliosa'.
Tullio Kezich, Il Corriere della Sera
Versione restaurata per il trentennale della prima alla Berlinale, dove si aggiudicò il Teddy Bear Award come miglior film a tematica LGBTQ+.