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luglio
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Wonderful losers - A different world

di Arunas Matelis — Lituania, Italia, Svizzera, Belgio, Lettonia, Gran Bretagna, Irlanda, Spagna, 2017, 71'
con Massimo Branca, Daniele Colli, Paolo Tiralongo, Giovanni Tredici, Svein Tuft
proiezione in italiano, inglese, tedesco con sottotitoli in italiano

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Otto anni di lavoro in cui ha dovuto affrontare condizioni talora proibitive. Il lituano Arunas Matelis ha infatti scelto un'impresa tutt'altro che semplice: misurarsi con uno sport che richiede spirito di sacrificio e dedizione alla causa come nessun altro. L'ultima autorizzazione a girare un documentario sul Giro d'Italia risale al 1973 di Stars and Watercarriers di Jorgen Leth. 40 anni fa. Ma per Matelis non si tratta semplicemente di un documentario sul Giro d'Italia. Non si parla di campioni in lotta tra di loro, di maglie rosa o ciclamino, né del doping che da decenni affligge le competizioni più prestigiose. Il punto di vista scelto da Matelis è quello di chi costituisce l'ossatura dello sport stesso: i gregari.

In collaborazione con:

SC Formigosa

Ciò che ha stregato un po’ tutti, di un documentario come Wonderful Losers – A Different World, è il saper fare emergere con naturalezza il fattore umano, dando al contempo una forma armonica e un sapore quasi inedito alle riprese in strada, tecnicamente brillanti, visivamente magnetiche. Sia i veri appassionati di ciclismo che coloro i quali conoscono solo superficialmente tale sport possono rimanerne suggestionati. Dietro ciò vi è ovviamente un lavoro pazzesco: Arūnas Matelis e la sua troupe, prima di approdare a un minutaggio conciso e a una struttura così snella, veloce quanto uno sprint, hanno seguito il Giro d’Italia per ben sette anni. Si sono innanzitutto integrati col suo linguaggio sportivo, coi suoi tempi, con le sue regole scritte e non scritte. L’autore ha poi optato per il metterne in evidenza aspetti poco trattati, quali possono essere le cure mediche dopo cadute e infortuni, la lunga ripresa in ospedale degli atleti infortunati, gli interventi delle auto di appoggio al seguito delle diverse squadre, il rifornimento dei corridori in strada, il ruolo dei gregari. Soprattutto quest’ultimo è un tema proposto dal film-maker lituano ricorrendo a intuizioni notevoli. Perché tanto le interviste personali che le riprese del loro contributo in gara, così importante ma forse poco noto agli spettatori meno attenti, hanno buon gioco nel restituire alla figura del gregario quella grandezza umana e sportiva, quella dedizione, quell’immenso spirito di sacrificio, quella capacità di tollerare immani fatiche senza avere poi le gratificazioni dei loro capitani al traguardo, che anche nell’ambiente in questione ci si dovrebbe sforzare di ricordare più spesso.

Stefano Coccia, taxidrivers.it

Biglietti: intero 7€, ridotto soci SC Formigosa e il cinema del carbone 5€.