29 gennaio 2016
Crossing borders
Quando il governo non è in grado di fornire la minima sicurezza da organizzazioni criminali assassine, è accettabile prendere la legge nelle proprie mani per proteggere la tua famiglia, la tua terra, e il tuo paese? Questa è la domanda al centro di Cartel Land, un viaggio potentemente viscerale all'interno di due movimenti di vigilantes moderni.
Nello stato messicano di Michoacán, il dottor Jose Mireles, un medico di provincia conosciuto come "El Doctor," guida una rivolta cittadina contro i Cavalieri Templari, il violento cartello della droga che ha provocato il caos sulla regione per anni. Nel frattempo, in Altar Valley - un corridoio deserto dell'Arizona stretto e lungo cinquantadue miglia, conosciuto come Cocain Alley - Tim "Nailer" Foley, un veterano americano, è a capo di un piccolo gruppo paramilitare chiamato Arizona Border Recon, il cui obiettivo è di fermare le infiltrazioni delle guerre per droga messicane attraverso all'interno del confine statunitense.
L'intrepido regista Matthew Heineman - già autore di Escape Fire: The Fight to Rescue - si cala nel cuore delle tenebre come Nailer , El Doctor , e il cartello ogni vie per apporre il proprio marchio di giustizia a una società in cui le istituzioni hanno fallito . Brillante , pericoloso , e provocatorio, Cartel Land è una graffiante meditazione sulla difficile separazione tra bene e male e sulla sottile linea di confine oltre la quale l'istinto di sopravvivenza sovrasta la legge.
In esclusiva al cinema del carbone, il documentario che ha vinto i premi per la migliore regia e fotografia al Sundance Film Festival, candidato all'Oscar 2016 di categoria, all'interno della rassegna Mondovisioni - i documentari di Internazionale.
Martedì 2 febbraio, in doppia proiezione alle 18.15 e alle 21.15.
20 gennaio 2016
Un leone d'oro al carbone
Il cinema del carbone in collaborazione con il Circolo del Cinema dedica una retrospettiva monografica a Bertrand Tavernier, il grande maestro francese che è stato insignito del Leone d'oro alla carriera durante l'ultima Mostra del cinema di Venezia.
Nato a Lione il 25 aprile 1941, Tavernier è un cineasta dalle molte facce, per la quantità dei temi, delle situazioni, dei generi toccati. Cinéphile accanito come tutti i ragazzi della sua età, ha cominciato occupandosi del cinema americano (e certi giudizi su personaggi e momenti del western si leggono ancora oggi con vero piacere). Contrariamente a Truffaut e agli altri critici che costituiranno la nouvelle vague, lui ammira e difende le generazioni precedenti degli Autant-Lara, Clouzot, Aurenche e Bost, si ispira al cinema del Front populaire e del dopoguerra.
In trentacinque anni di attività, ha realizzato ventisette film, perlopiù di finzione ma anche documentari, film storici (da la Régence alla Belle époque, dal Medioevo all’occupazione) e contemporanei, tratti dai libri o costruiti da altri, ma sempre partendo da sceneggiature proprie. Curiosità e desiderio sono i motori del suo cinema: curiosità per le popolazioni, i mestieri, per le culture, per ciò che forma il presente e prepara l’avvenire, e desiderio che i suoi film contribuiscano a cambiare il mondo.
L'eclettismo di Bertrand Tavernier, questo il titolo della rassegna, propone in esclusiva ai soci del carbone e del circolo del cinema otto titoli che ripercorrono la carriera del cineasta lionese. Tutti i lunedì, a partire dal 25 gennaio, in doppia proiezione alle 18.15 e alle 21.15. Il film che apre la rassegna, L'orologiaio di Saint Paul, sarà presentato da Alberto Cattini, autore del catalogo dedicato.
10 gennaio 2016
Balliamo sul mondo
Le notizie trascurate da TV e quotidiani finalmente sul grande schermo. Attraverso MONDOVISIONI, Internazionale porta ogni anno al cinema le crisi politiche e umanitarie, le lotte contro l'illegalità, le nuove battaglie per i diritti civili e la democrazia, gli argomenti più scottanti al centro del dibattito globale. Mondovisioni è un progetto a cura di Cineagenzia per Internazionale e dal 2013 è organizzato a Mantova dal cinema del carbone insieme a molte associazioni del territorio.
I film inseriti ogni anno ad ottobre nel programma di Internazionale a Ferrara e poi proposti in tour in giro per la penisola rappresentano la migliore selezione di documentari a livello mondiale sui temi dell'attualità geo-politica, della libertà d'espressione, e dei diritti umani, proposti in lingua originale con sottotitoli in italiano. Poteri/cittadinanze sono i due poli di attrazione in mezzo ai quali si dispongono - in equilibrio precario - i sette film della selezione 2016 di Internazionale.
Martedì 19 gennaio, in doppia proiezione alle 18.15 e alle 21.15, in (T)error i registi statunitensi Lyric R. Cabral e David Felix Sutcliffe ci pongono di fronte a un domanda fondamentale quesito: la nostra libertà individuale può essere tranquillamente sacrificata sull'altare di azioni anti-terroristiche?
I documentari verranno proiettati su prenotazione al mattino successivo alle date indicate per le scuole superiori della provincia di Mantova, alla presenza - nei casi previsti - di un esperto. Per maggiori informazioni e costi dei biglietti o dell'abbonamento, consultate il programma integrale sul sito.
03 gennaio 2016
Bruno Fornara e Clint Eastwood il 16-17 gennaio sono al Carbone per un nuovo corso di cinema
Prima attore di secondo piano, poi protagonista in Italia dei film di Sergio Leone e in America dei film di Don Siegel, infine regista di ormai più di trenta film che continuano a crescere, Clint Eastwood impersona da quattro decenni – la sua prima regia è del 1971, Play Misty for Me, Brivido nella notte – la figura del continuatore della classicità hollywoodiana. E la sua è una classicità che richiama e tiene viva la concezione del cinema americano degli anni d'oro, ma è anche una forma di classicità rinnovata dentro l'America e dentro il cinema che sono profondamente cambiati dagli anni Sessanta del Novecento a oggi.
È stato definito un monumento, una istituzione, un classico vivente. Ogni anno esce un suo film ed è sempre un avvenimento. È il cantore di 150 anni di storia americana dalla Guerra di Secessione con Il texano dagli occhi di ghiaccio, alla Seconda Guerra mondiale con il dittico Flags of Our Fatherse Lettere da Iwo Jima, agli anni Trenta diChangeling, all'era Kennedy rivisitata in Un mondo perfetto. Ha portato sullo schermo, lui attore, regista e produttore, poliziotti brutali o onesti, pistoleri, soldati, cantanti country, gente comune. Ha frequentato generi diversi, dal western al poliziesco, al melodramma. Ha superato la scomunica ideologica con la quale era stato bollato ai suoi inizi. Insomma, è diventato la rappresentazione, non certo stereotipata ma viva, del cineasta americano. È il regista – lo si sente dire spesso – che “non sbaglia un film”.
Definirlo regista classico però non basta. Eastwood è grande regista anche perché è sfaccettato, complesso, addirittura contraddittorio. C'è chi l'ha definito “un ossimoro vivente”. Eastwood è certo classico per la sua frequentazione dei generi del cinema americano; è classico per la sua regia misurata, attenta, mai forzata, non esibita. Ma è anche moderno per la sua capacità di misurarsi con temi e luoghi della modernità: basta pensare a film comeMystic River o Million Dollar Baby. È moderno perché i generi li rivisita, li cambia, li sottopone a torsioni: si pensi a un western come Gli spietati, o a un melodramma come I ponti di Madison County, o a un dramma come Gran Torino. È moderno perché è ambiguo e ci spiazza; perché ci sembra talvolta, più che un classico, un primitivo, nel senso di anticonvenzionale, di capace di resuscitare emozioni, opposizioni e conflitti che vanno alla radice del nostro sentire e del nostro vivere. Eastwood usa, rinnova e conserva le forme classiche per immergerle dentro discorsi attuali, dentro la ricerca di una moralità contemporanea. È classicamente contemporaneo.
Bruno Fornara fa il critico cinematografico. È stato presidente della Federazione Italiana Cineforum e direttore editoriale di «Cineforum». Ha scritto Charles Laughton, La morte corre sul fiume e Geografia del cinema. È stato organizzatore del Bergamo Film Meeting ed è tra i selezionatori della Mostra del Cinema di Venezia. Insegna alla Scuola Holden di Torino e collabora con il Torino Film Festival.
Iscrizione: 30 euro per i soci, 30 euro + tessera associativa 2014-2015 per i non soci, 15 euro per gli studenti delle scuole superiori e dell'Università di Mantova.
23 dicembre 2015
Un tuffo dove l'acqua è più blu
Sabato 26 dicembre alle 22.30 fa l'esordio su questi schermi A bigger splash di Luca Guadagnino, una nuova prima visione sotto l'albero del carbone.
Un melò che si tinge di thriller, girato sotto il sole cocente di Pantelleria, con protagonisti quattro straordinari interpreti: i veterani Ralph Fiennes e Tilda Swinton e le stelle nascenti Dakota Johnson e Matthias Schoenaerts.
Remake de La piscina di Jacques Deray, film del 1969 con Romy Schneider e Alain Delon, e fortemente ispirato all'arte pittorico-fotografico dell'artista pop britannico David Hockney, da cui trae visione poetica e titolo, quello di Guadagnino è un film che non lascia indifferenti, trascinando lo spettatore al ritmo frenetico dei Rolling Stones mentre rifllette sulla solitudine, il successo, gli eccessi e la grettezza della condizione umana.
18 dicembre 2015
Il cortometraggio fa festa!
Domenica 20 dicembre alle 16.15 la FESTA DEL CORTOMETRAGGIO è al cinema oberdan.
Nei giorni più brevi dell'anno, il carbone partecipa al programma di corti europei destinato all’infanzia, realizzato in collaborazione con il network di agenzie europee del cortometraggio Short Circuit insieme a 19 città europee e trenta italiane.
Sei film d'animazione adatti ad un pubblico dai 2 ai 7 anni, al prezzo cortissimo di 4 euro.
16 dicembre 2015
Il Giappone in mostra al carbone
Mono no aware (物の哀れ) è il termine giapponese usato per descrivere la consapevolezza della precarietà delle cose ed il lieve senso di rammarico che comporta il loro trascorrere.
MONO NO AWARE è il titolo della mostra di Luca Righi e Giulia Rizzini di Kartu Studio Fotografico, che inaugura il 19 dicembre allo spazio Oberdan e sarà visibile negli orari di apertura del cinema per tutte le vacanze natalizie.
Un modo pittoresco di concludere il percorso avviato con la retrospettiva dedicata al cinema di Yasuijro Ozu, che ci ha accomopagnato negli ultimi tre mesi tra film ed eventi .
15 dicembre 2015
Un messaggio di pace al femminile
Giovedì 17 dicembre alle 15.30, il cinema del carbone in collaborazione con il Gruppo 7 - Donne per la pace e con Donne degli Horti propone la proiezione del film "E ora dove andiamo?" di Nadine Labaki, già nota al pubblico per il suo precedente lungometraggio "Caramel".
La regista e interprete libanese racconta i drammi della sua terra con il sorriso di chi non perde la speranza ed ha una profonda fede nelle capacità taumaturgiche dell’arte – e quindi del suo lavoro – di potere un giorno portare la pace e la serenità in quel luogo del mondo da troppo tempo lacerato da conflitti e tensioni.
Il film sarà presentato da Raffaella Molinari e avrà il prezzo speciale di 5 euro per il biglietto intero e 3 euro per il biglietto ridotto agli studenti.
11 dicembre 2015
Due donne di teatro al cinema: Iben Nagel Rassmussen ed Eleonora Danco ospiti al carbone
Lunedì 14 dicembre alle 21.15 Il Paese dove gli alberi volano - Eugenio Barba e i giorni dell'Odin di Davide Barletti e Jacopo Quadri chiude la rassegna Visioni di teatro contemporaneo. L'esperienza cinquantennale della compagnia di ricerca scandinava sarà testimoniata, oltre che dalle immagini del nuovissimo documentario, dalla testimonianza di una delle attrici di più lunga militanza al fianco di Eugenio Barba, Iben Nagel Rassmussen, in collegamento con il pubblico in sala dalla Danimarca.
Martedì 15 dicembre alle 21.15, primo dei due giorni di proiezione di N-Capace, la regista, scrittrice e interprete Eleonora Danco presenterà la sua opera prima cinematografica - vincitrice di numerosi premi tra cui due menzioni al Torino Film Festival, del Festival Italia in Doc di Bruxelles e del premio al miglior film del 2015 conferito dal Sindacato Critici Cinematografici Italiani - agli spettatori del carbone, pronta a rispondere a tutte le domande che la visione di certo susciterà.
10 dicembre 2015
Santa Lucia tutta da ridere con Charlie Chaplin
Domenica 13 dicembre alle 16.15 l'appuntamento col carbone dei piccoli è speciale: una selezione delle migliori comiche di Charlot, musicate in sala dalle tastiere di Matteo Polettini e dai fischietti, gli strumenti giocattolo e gli altri marchingegni sonori Giulio Escalona). Un'occasione imperdibile per apprezzare alcuni classici della comicità restaurati e sonorizzati dal vivo, come avveniva all'epoca del muto: un regalo per grandi e piccini che proponiamo nel giorno di Santa Lucia.