K-Cinema. Il fascino (in)discreto della Corea del Sud

Cannes 2019. La Palma d’Oro a quel genio di Bong Joo-ho rappresenta, più che meritatamente, la punta dell’iceberg, ma il cinema sudcoreano vive ormai già da vent’anni una seconda e poderosa giovinezza. Tre titoli per tre generi. Tretitoli che fanno capire meglio il trionfo di Parasite di Bong Joo-ho, così giusto e anche così necessario, agli spettatori che non frequentano abitualmente Il fascino (in)discreto della Corea del Sud. Tre diverse punte dell’iceberg, a testimoniare il meglio delle produzioni recenti e l’incredibile ricchezza creativa di un’industria che ha raggiunto il quinto posto del box office mondiale. Cinema popolare di enorme qualità: suona come un ossimoro, per noi occidentali, e invece è semplicemente Corea del Sud!

Abbonamento ai 3 film: 12 euro Ingresso singolo: 7 euro intero | 5 euro soci del cinema del carbone

ottobre 2019

lunedì
21
21:15

Little forest

di Soon-rye Yim — Corea del Sud, 2018, 103'
con Tae-ri Kim, So-Ri Moon, Jun-yeol Ryu, Ki-joo Jin

novembre 2019

lunedì
04
21:15

The Gangster, the cop, the devil

di Won-tae Lee — Corea del Sud, 2019, 109'
con Ma Dong-Seok, Kim Sung-Kyung, Kim Moo Yul

mercoledì
13
21:15

A Taxi driver

di Hoon Jang — Corea del Sud, 2017, 137'
con Song Kang-ho, Thomas Kretschmann, Hae-jin Yoo, Jun-yeol Ryu