03 marzo 2013

Il film su Anonymous chiude Mondovisioni

“Quello che conta è la tua opinione”. È questa la sentenza con la quale Brian Knappenberger ha deciso di chiudere WE ARE LEGION, il film di chiusura della rassegna MONDOVISIONI, in programma martedì 5 marzo all'Oberdan (ore 18.30, 21.15). WE ARE LEGION ripercorre la storia del movimento Anonymous, salito alla ribalta delle cronache internazionali nel 2008 per essersela presa duramente contro la chiesa di Scientology, nel giro di un paio di anni Anonymous è passato  dalla sua dimensione di comunità ristretta per geek, nerds e cyber burloni, a movimento di riferimento mondiale per l’attivismo nell’era del web, per la disobbedienza civile 2.0, fino a scendere in piazza con la maschera del Guy Fawkes di V per Vendetta con un bagaglio di simboli e ideali che ne hanno fatto un emblema di rivoluzione. Il film rappresenta uno dei più interessanti docuemtni per capire l'ideologia del movimento e la sua trasformazione di fronte al successo incontrato a livello globale.

03 marzo 2013

L'uomo planetario: il 4 marzo il documentario su Ernesto Balducci

Padre Ernesto Balducci sarà il protagonista del secondo appuntamento di Inquieti cercatori di speranza, la rassegna promossa dal cinema del carbone, dal cortile dei gentili e dal Centro Culturale Diocesano di Mantova. Figura profetica, uomo dalla fede incrollabile nel messaggio evangelico, padre Balducci ha dedicato la sua intera esistenza dar voce a un cattolicesimo fondato sul valore della “testimonianza”, sull’apertura sociale e il dialogo. Il film di Federico Bondi L'UOMO PLANETARIO, che sarà proposta all'oberdan lunedì 4 marzo alle ore 21.00, "vuol essere" secondo la dichiarazione del regista "una provocazione volta a proporre la sua idea di uomo planetario, un modello interpretativo per comprendere il presente: un principio guida di una“profezia laica che afferma un nuovo umanesimo, luogo di incontro fra le culture e le religioni oltre le loro storiche contrapposizioni". A presentare il film interverrà Pierluigi Di Piazza, direttore del Centro Balducci di Zugliano (UD).

27 febbraio 2013

Il film che ha incantato il mondo

Definito da più parti il caso cinematografico dell’anno, vincitore del maggior numero di premi nel 2012, distribuito con successo di pubblico e di critica in patria e in numerosi Paesi, Re della Terra Selvaggia ha avuto un percorso sorprendente e magico, quasi quanto la storia che desidera raccontare. Diretto da Benh Zeitlin, giovane regista al suo esordio, con protagonista la piccola Quvenzhané Wallis di soli cinque anni, Re della Terra Selvaggia è stato selezionato da Robert Redford per il suo prestigioso Sundance Film Festival, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria, oltre al Premio per la Migliore Fotografia. Da quel momento il film ha iniziato un’ascesa inarrestabile, che lo ha portato alla ribalta dei festival internazionali più importanti. Fra i numerosi premi l’ambita Camera d’Or al Festival di Cannes come Miglior Opera Prima; numerosi riconoscimenti come miglior film e miglior regista nei festival del mondo intero, dall’Australia all’India e agli Emira. Il successo  è culminato nella consacrazione da parte di Time Magazine e Entertainment Weekly, come uno dei Dieci Migliori film dell’anno.

Una curiosità. Re della Terra Selvaggia ha un fan d'eccezione: Barack Obama - come racconta la celeberrima anchorwoman americana Oprah Winfrey, la quale lo ha descritto come un film “emozionante, magico, una vera opera d’arte”.

Da giovedì, al cinema del carbone, per pochi giorni.

26 febbraio 2013

Cloud Atlas per Sound&Motion Pictures

Esce THE HOBBIT ed entra CLOUD ATLAS: questo il cambio di programma previsto mercoledì 27 febbraio per Sound&Motion Pictures, la rassegna di cinema in lingua inglese proposta all'Oberdan dal cinema del carbone e da Wall Street Insititute. Niente elfi, hobbit, troll dunque, ma spazio al film di Tom Tykwer e dei fratelli Andy Wachowski tratto dal romanzo di David Mitchell, un intreccio di sei storie parallele che si svolgono in sei epoche diverse come se fossero in un'unica dimensione temporale. Tra i protagonisti del film Tom Hanks e Halle Berry.

24 febbraio 2013

Storie di sans papier in Vol special

Vol special, in programma per Mondovisioni il 26 febbraio al cinema Oberdan, ci svela le politiche repressive nei confronti degli immigrati adottate in un paese che, nell'immaginario collettivo, viene percepito come libertario. Ogni anno, in Svizzera, migliaia di uomini e donne vengono incarcerate senza processo né condanna. Per la sola ragione di risiedere illegalmente sul territorio, possono essere privati della libertà per un periodo di due anni in attesa della loro espulsione. Dopo La Forteresse – Pardo d’oro al Festival internazionale del film Locarno – che trattava delle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo in Svizzera, Fernand Melgar posa il suo sguardo sull’altra estremità della catena, ossia sulla fine del percorso migratorio. Vol Special è il frutto di nove mesi di riprese nel centro di detenzione amministrativa di Frambois, a Ginevra, uno dei 28 centri di espulsione per Sans papiers in Svizzera. Ne esce una testimonianza unica e agghiacciante sull'umiliazione e sulla disperazione geerate da un apparato amministrativo implacabile.

21 febbraio 2013

BRILLANTE MENDOZA, un regista non solo da festival

Il più sterile e ripetitivo dei dibattiti che pervadono il mondo del cinema è quello sui festival. Servono? A cosa servono? Per esempio a scoprire il cinema di Brillante Mendoza. Il regista filippino, classe 1960, sarebbe pressoché invisibile alle nostre latitudini se non fosse da anni conteso dalle manifestazioni internazionali (non solo occidentali: Lola ha vinto il Festival di Dubai nel 2009) dove spesso fa incetta di premi. Per oltre un lustro dal suo esordio (Masahista, 2005, in anteprima a Locarno) Mendoza è stato in Italia uno sconosciuto quasi totale, se si eccettua la nicchia di cinéphiles più radicali; persino recenti edizioni di celebri dizionari di film non citano neppure uno dei suoi titoli. Poi è arrivata la consacrazione ai più alti livelli, prima con il premio per la miglior regia nel 2009 a Cannes per Kinatay e poi con le partecipazioni alla Mostra di Venezia di Lola (2009) e Thy Womb (2012).
Nel frattempo, grazie alla risonanza internazionale i francesi coproducono Captive, presentato in concorso a Berlino nel 2012 e ora nelle sale anche italiane. Ispirato a un episodio reale, Captive racconta di un gruppo di quindici occidentali rapiti e tenuti prigionieri per oltre un anno da una banda di guerriglieri islamici che vogliono ricattare i paesi di appartenenza degli ostaggi (in maggior parte turisti), tra i quali spicca Isabelle Huppert.

 Lo stile di Mendoza è unico: un impasto tra invenzione simbolica (il perenne movimento di rapitori e rapiti, l'immersione implacabile nella giungla più fitta, la violenza degli uomini contrapposta a quella inevitabile della natura) e narrazione ossessiva della realtà. Poche concessioni allo spettacolo, anche se Mendoza assicura un coinvolgimento problematico, come se la realtà stessa e l'adesione maniacale ai suoi soggetti fossero in qualche modo "esclamative".

 Mendoza sfiora spesso il documentario propriamente detto per lasciare che la narrazione aderisca perfettamente al flusso della vita, secondo un senso superiore non necessariamente laico. Alla religiosità di Mendoza andrebbe dedicato un capitolo a parte. Il regista oltretutto da qualche anno, con una troupe, gira i villaggi rurali filippini riprendendo il rito pasquale della Passione secondo le varie declinazioni popolari. Chissà che non sia la materia del suo prossimo film.

(www.mymovies.it)

21 febbraio 2013

Lo scandalo Finmeccanica per la Notizia del Mese

"(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Il presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, e' stato arrestato. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Busto Arsizio." Questa è LA NOTIZIA DEL MESE di febbraio, all'Oberdan sabato 23 febbraio alle 16.15. A presentarla al pubblico sarà Christian Elia, collaboratore di Il Fatto Quotidiano e di Micromega, e autore di molti interventi sui Balcani, sul Medioriente e sull'area del Mediterraneo. Dall'asettico lancio ANSA Christian Elia ci porterà a conoscere l'altro volto di quella che è considerata "un'eccellenza italiana": il sostegno al regime siriano, la costruzione di una barriera elettrificata anti migranti costruita in Libia, oltre ad altre storie di corruzione e tangenti. Conduce Sabrina Pinardi.

21 febbraio 2013

Carbone in corso: la "scuola" del carbone apre a marzo

La forza e la seduzione del cinema arabo, la presunta morte e rinascita del cinema e un grande maestro come Stanley Kubrick riletto attraverso i suoi scritti e le sue interviste: queste le proposte per la primavera 2013 di Carbone in corso, la scuola aperta in cui troveranno spazio - dentro e fuori l'Oberdan - lezioni, workshop, lezioni d'autore, in genrale tutti i momenti pensati per mettere mani, occhi e testa per capire com'è fatto il cinema e come fare cinema.
Il primo corso sarà Il cinema arabo, questo sconosciuto (15-16-17 marzo) tenuto dallo scrittore e saggista algerino Tahar Lamri, che ripercorrerà le vicende di una cinematografia precoce e vivacissima, dalle prime proiezioni dei film dei Lumière al Cairo a fine Ottocento fino alla recente stagione delle rivoluzioni. A seguire (19-20-21 aprile) il critico cinematografico Luca Malavasi, in C'era una volta il cinema, affronterà le grandi trasformazioni che attraversano il cinema oggi sia dal punto di vista della produzione sia da quello della ricezione. Nel mese di maggio (10-11-12 maggio) il curatore del sito archiviokubrick.it, Filippo Ulivieri terrà Kubrick su Kubrick, un corso dedicato al regista di 2001 Odissea nello spazio condotto attraverso i numerosi scritti e documenti che ci ha lasciato.

I tre corsi avranno una durata di 10 ore ciascuno ed un costo di iscrizione di 30 euro per i soci, di 30 euro + tessera associativa 2012-2013 per i non soci, si 20 euro per gli studenti delle scuole superiori e dell'Università di Mantova.

21 febbraio 2013

Punti di (s)vista: aperte le iscrizioni per il 2 marzo

Che cosa può insegnare un filosofo come Leibniz ai bambini di oggi? Per esempio, a costruire una comunicazione felice pur tenendo conto (ed esaltando) l'irriducibile unicità di ciascuno di noi. Punti di (s)vista è il laboratorio filosofico dedicato ai bambini dai 7 ai 10 anni previsto per sabato 2 marzo nell'ambito del carbone dei piccoli lab, la fortunata serie pensata di apuntamenti per soddisfare e coltivare la curiosità dei più piccoli. A condurre il workshop saranno i Ludosofici (al secolo Ilaria Rodella e Francesco Mapelli), che già da alcuni anni propongono laboratori di filosofia pensati per fornire ai più piccoli gli strumenti indispensabili per imparare a pensare in modo autonomo e a guardare con occhi diversi la realtà circostante. Per le iscrizioni al corso basta iscriversi compilando il form a questo link.

17 febbraio 2013

I videogames al cinema mercoledì 20 febbraio

Se vi diciamo Atari 2600 che cosa provate? Struggente nostalgia, nuova gioia di vivere, incontenibile desiderio di iniziare a giocare? Pacman servanda sunt è il rotocalco mensile che il cinema del carbone dedica ai videogames e al loro soprendente rapporto con il cinema. I videogames vanno al cinema è il titolo del primo appuntamento di questa nuova serie, previsto per mercoledì 20 febbraio alle 21.15. Fabio Kenobit Bortolotti ripercorrerà la storia di questo proficuo rapporto e insieme l'evoluzione dei videogiochi, dai pixel di ET su Atari 2600 alla recitazione digitale di Heavy Rain e L.A. Noire. Una serata tutta da ascoltare e da giocare.